(Dying Victims) A ben cinque anni da “Mark of the Beast” tornano i Sign of the Jackal: i trentini ci regalano un’altra mezz’ora di metallo senza compromessi. Dopo la intro si parte subito forte con la martellante “Night Curse”, che ricorda i Warlock così come i Chastain. Incredibilmente catchy “Class of 1999”; coppia d’asce scatenata nella veloce “Mark of the Beast”. La seconda parte della scaletta non mi sembra del tutto all’altezza della prima, ma segnalo ancora la gradevole scorribanda strumentale priestiana “Terror at the Metropol” e la scheggia conclusiva “Headbangers”, tre minuti martellanti nel segno dei Motorhead. Un prodotto per defenders incalliti, da godersi naturalmente in vinile!

(René Urkus) Voto: 7/10