(GMR Music) Sotto il vessillo del rinoceronte si riuniscono il cantante Herbie Langhans (Firewind, Avantasia, SinBreed, Radiant), il chitarrista nonché bassista Filip Vilhelmsson (Revolverlution, Bai Bang, Damien) e il batterista Mikael Rosengren (Dirty Passion, Revolverlution, Bai Bang). Dalle intenzioni di Mikael Rosengren nasce dunque un trio che ha trovato nell’ottima voce al vetriolo di Herbie Langhans, il giusto abbinamento canoro a questo heavy metal dalle cromature leggermente vintage. Quando l’opener “Rhino Attack” parte, si materializzano eventi sonori alla Judas Priest. Un’opener ben riuscita che lascia poi spazio a una serie di pezzi con qualche intercessione all’hard rock, come nel caso di “Lovin Easy” e qualche riff e ritmo sparpagliati in giro che producono qualche pezzo leggermente mansueto. Tuttavia i ritornelli nelle canzoni sono perfetti, sono epici, gloriosi. Roba che attecchisce immediatamente e con la giusta proporzione tra un essere ‘power and glory’ e orecchiabilità. “Bells Of Midnight” è solenne quanto un pezzo dei Saxon e con un’atmosfera di fumosa oscurità. Mikael Rosengren e soci riescano a variare il songwriting, appunto tra un heavy classico e un hard rock dalle identità europe quanto statunitensi. L’album funziona: “Steel Rhino” è un esordio che strizza l’occhio a un pubblico attento anche verso un hRD rock robusto e melodico o comunque a sonorità heavy metal sfumate. La canzone “Fire and Ice”  rende bene l’idea di questa dualità stilistica. La produzione curata da  Mikael Rosengren ha visto le registrazioni svolgersi in Svezia, le parti vocali nello studio personale di Herbie Langhans in Germania, mentre Jakob Herrmann in Svezia e Jacob Hansen in Danimarca hanno rispettivamente curato missaggio e masterizzazione. Con tutti questi passaggi la resa sonora è perfetta e veste in maniera brillante un album d’esordio fatto con maestria.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10