coptanzwut2(AFM) In Italia, il Mittelalter Rock tedesco difficilmente prenderà mai piede, perché c’è l’ostacolo fondamentale del cantato in lingua; ma vi assicuro che in Germania ha una fanbase vasta e appassionata. Una delle band più amate sono i Tanzwut di Teufel, che dividono (quasi) equamente la propria produzione fra dischi acustici (di recente ho recensito “Eselmesse” QUI) e platter elettrici. A questa seconda categoria appartiene il godibile “Freitag der 13.” (‘Venerdì 13’… ed è uscito proprio venerdì 13 Febbraio!), che gioca naturalmente con le superstizioni e, in senso più vasto, con le manie e e le assurdità umane. L’opener “Brot und Spiele” (‘Pane e gioco’, con riferimento al ‘panem et circensem’ degli antichi romani) conserva scampoli di quell’industrial che caratterizzava molto più fortemente i primi dischi della band. “Brüder im Geiste” inanella un ottimo refrain, “Spielzeugland” (‘La terra dei giocattoli’) sfodera suoni che vanno maggiormente verso il classico folk/rock. “Der Zeitdieb” (‘Il ladro di tempo’) è sicuramente il brano più rammsteniano, incorniciato dall’ossessivo ripetersi, nel refrain, del ‘tic-tac’ che segna l’avanzare dell’orologio; “Niemals mehr” è una pesante ballad gotica. Molto teatrale “Spiegelkabinett” (‘Labirinto degli Specchi’); si chiude con un brano quasi epico, più lento e solenne, “Wenn wir untergehen” (‘Quando tramontiamo’, anche nel senso di ‘perdersi, smarrirsi’). Se amate cornamuse e suoni medievali, questo disco non vi dispiacerà affatto!

(René Urkus) Voto: 7/10