(Nordvis) Erik Gärdefors si spinge oltre, oltre quel folk black espresso con il suo progetto Grift il quale l’anno scorso ci ha regalato il bellissimo “Arvet” (recensione qui); ora è tempo di abbracciare altri confini, andando più avanti, più in profondità e, con a fianco Elea (del duo black ambient folk svedese Noêta), mette in piedi questa interessante nuova idea chiamata Undantagsfolk, ovvero musica folk in un certo senso minimale, musica che con la voce angelica di Elea canta di antiche storie della tradizione rurale svedese. Musicalmente troviamo organo a pompa e una chitarra con corde in nylon, oltre ovviamente alla romantica linea vocale. Ascoltando queste due intense e poetiche tracce emerge un grane senso di solitudine, di malinconia, di nostalgia. Musica per pensare, per viaggiare attraverso la storia, il tempo, la vita, le dimensioni. Una sublime espressione di arte intima e spontanea.

(Luca Zakk) Voto: 7/10