(Pure Steel Publishing) La Pure Steel ci ripropone il debut dei texani Under the Spell, uscito originariamente nel 2019: già dalla copertina, è facile comprendere che ci troviamo in ambito power/horror metal. La cupa intro lasciava ben sperare, ma poi l’horror metal di “Voodoo Doll” soffre purtroppo di un problema totalizzante: la prestazione insufficiente della singer Pam Rosser, la quale – spiace dirlo – non ha i mezzi tecnici per convincere. Leggo nella loro biografia che si tratta della consorte del bassista Tom, e guardo con simpatia questa scelta ‘coniugale’: ma poi bisogna essere pronti a subirne le conseguenze… Peccato, allora, perché il brano si chiudeva con una interessante tempesta di batteria dell’arcigno Eric Smith. È sbagliato anche l’approccio per l’arcigna e ‘carrarmatesca’ “Judgment”, e con un/una cantante di spessore avrebbe ben funzionato la lunga “Invitation to a Dark Sleep”, nella sua alternanza di sezioni acustiche e vertiginose ripartenze. Violenta alla Helstar “Into the Dark”, mentre “Cast a Spell” incorpora nell’assolo suggestioni sabbathiane; si chiude con la più legnosa “My Dead Life”, ma il problema è sempre la voce di Pam, un simil-falsetto spesso fuori parte, a tratti oserei dire infastidente. Pazienza, si può sempre migliorare!

(René Urkus) Voto: 5/10