(Rockshots Music) “Dark Half rising” non era male; dopo un lungo iato tornano in pista i finlandesi Unshine, che con questo quinto album ottengono risultati altalenanti, alternando alcuni pezzi di buona atmosfera ad altri decisamente poco riusciti. Ritmata fino al cantilenante (del resto è una struttura della musica degli scandinavi) “Kainuun Kuningas”; “The Mask of Enchantment” mescola con un certo effetto gothic pesante e folk leggero. Funziona di meno “Druidas are a-coming” (ricordiamo che i nostri definiscono la propria musica ‘druid metal’), che sembra qualcosa dei Battlelore, ma con una linea vocale poco incisiva. Meglio l’oscura “Slow moving Creatures”, che punta senza esitazioni sulla matrice gotica del sound, concedendo alla singer Susanna Vesilhati la possibilità di esprimersi al meglio; ma “Visionary’s last Breath” è abbastanza monocorde, e anche la suite finale “The Forest”, nonostante gli oltre dieci minuti di sviluppo, non lascia il segno. Peccato perché le intenzioni erano ottime!

(René Urkus) Voto: 5,5/10