(Darkhan Music) Senza pausa, senza riposo l’entità elettronica Vector Seven, la quale ha pubblicato almeno tre dischi nell’ultimo anno (tra questi “Elecric Blood”, recensione qui). Questa volta, questo “Dark Metropolis”, punta alle tenebre e, con il suo poderoso livello sonoro guarda verso scenari deviati nei quali troviamo delle metropoli corrotte, dominate da gang cibernetiche, sferzate da guerre interne, dove sangue e dolore dilagano senza controllo in un assurdo parallelo con elettronica autarchica e perversa intelligenza artificiale. È tutto buio in questa luminosa città post futuristica e post nucleare: le immagini sono chiare, ma i significati di fondo finiscono diluiti in nebbie mefitiche e melme tossiche; questo è il futuro, un futuro, uno dei tanti ipotetici ma molto verosimili, un tempo nel quale la luce del sole è celata da fumi tossici e la luce artificiale altro non è che una manifestazione deviata della totale oscurità che avvolge il pianeta. Puro Synthwave. Sublime cyberpunk. Musica irresistibile, trainante, coinvolgente, fottutamente cathcy… un magnetismo sonoro perverso ed ossessivo. Flussi di elettroni fuori controllo capaci di convergere verso suoni seducenti, ritmi pulsanti, ipnotismi collegati a realtà virtuali crudeli, dimensioni artificiali necessarie per sfuggire alla totale devastazione, alla schiavitù digitale, alla catalogazione elettronica, all’oscurità totale.

(Luca Zakk) Voto: 10/10