(Darkhan Music) Un favoloso ed elettrizzante tributo ai film horror, e le relative colonne sonore, pubblicati negli anni ’70, ’80 e ’90, tre decenni che hanno segnato la storia ed offerto i migliori capitoli di questo genere cinematografico. Vector Seven è un’entità tedesca avvolta nel mistero, compositore e produttore di musica elettronica, oltre che artista visuale, un musicista in grado di fondere in un’unico flusso sonoro il rock, il metal, la dark e synthwave, le colonne sonore degli anni ’80, passando per svariati generi marginali, non ultima la house francese di un tempo. Sulla scia di lavori quali “Miami Murder” di Bergeton (il progetto elettronico di Teloch dei Mayhem, recensione qui, intervista qui), o di compositori quali Michaël Brun (Lueur Verte, qui)… senza dimenticare il maestro Claudio Simonetti ed i suoi Goblin, “Electric Blood” è una favolosa esperienza di musica strumentale elettronica, ricca di oscurità , di drammaticità, di teatralità, stati d’ansia…. di paura… di terrore e forte emozione. Accattivante ed elettrica “They Are Here”, groovy con quel beat e quelle divagazioni di basso l’ottima “Broken Circuit”. Inquietante e provocante “Shapeshifter”, esplosiva e travolgente la title track. Aperture elettro-etniche su “Escape Plan”, oscura e ottantiana “Run Run Run”, groove micidiale sulla tagliente “Omen”. Atmosfera cosmica con “Spark”, ancora basso pungente sulla criptica e siderale ”Where’s My Chainsaw”, mentre è marcatamente epica la sognante “Slasher”. L’intermezzo frizzante di “Voltage” porta infine alla possente “City Of The Dead”, traccia di coda, la quale conduce lontano, attraverso spazio e tempo, paradisi ed inferi sulfurei. Un tributo favoloso ai migliori film dell’orrore, partendo dalla stessa evocativa copertina. Un album irresistibile che avvolge, coinvolge, travolge, ipnotizza ed esalta l’ascoltatore grazie a vibrazioni possenti appartenenti ad epoche passate. Anche questo lavoro trova la sua esistenza su formati fisici, la prima volta per Vector Seven: il CD con digipak a sei pannelli e il particolarmente attraente vinile 180g rosso in edizione limitata… oggetti che con queste sonorità trovano il punto di partenza, trovano l’essenza di un tempo, prima della musica digitale, prima dello streaming… prima di quella separazione traumatica tra oggetto da tenere in mano ed esperienza sonora ed emozionale vorticosa.

(Luca Zakk) Voto: 9/10