(Vetus Capra Production) I francesi Vipère saltarono fuori un paio di anni fa, dando poi vita ad un buon demo nel 2021, un EP intitolato “Sombre Marche” (recensione qui), nel quale riversavano dentro tutto il loro odio in chiave black, quello vecchia scuola reso poi più estremo dal tocco tipico dello stile del loro paese. Ora, dietro un booklet di 20 pagine ricco di bellissime illustrazioni dipinte dalla band (sono un duo), con testi che si ispirano a morte, pazzia e… serpenti, ecco un debutto che mostra molti passi avanti! Se il demo fu registrato dichiaratamente in un clima di fretta (cosa che rese la release ancor più interessante), questo disco pur non rinunciando minimamente a quella nota furia assassina, riesce a incastrare blast beats furibondi con synth ed arpeggi capaci di costruire una atmosfera minacciosa dento la quale la violenza trova un maggior ambito di crescita e sviluppo. È quasi come se il progetto fosse improvvisamente maturato, pur rimanendo pericolosamente viscerale e grezzo… con quei dettagli ricercati che a volte vogliono far finta di esser stati accostati tra loro in maniera forzata. Brani come “Panique” generano isterismo schizoide, mentre “La Bourgade et Le Dandy” regala un certo incalzare che sembra dipingere una trama. Tracce epiche ma compresse in un assalto capace di far convergere thrash, death ed industrial, con “Haine D’Honneur”; “Choc terminal”, poi, tende ad altre ottime assurdità, visto che nella sua instabilità cerca pure di concepire ipotesi di assolo di chitarra. La conclusiva “Cheval” riesce con gusto a passare da ambient etnico ad un massacro letale, evolvendo poi verso idee viking ricche di teatralità. Perla finale: un tributo ai tutt’ora attivi e connazionali Epheles, con la cover di “Profanation”, brano di apertura del primo demo uscito nel 1998. I Vipère hanno fatto un grande passo avanti, un passo verso nuove più soffocanti tenebre, alla ricerca dei loro propri demoni nei i loro proprio inferi, affrontando le loro depravazioni, le loro psicosi, i loro lati oscuri… lungo quel cammino che porta solo alla dannazione eterna.

(Luca Zakk) Voto: 8/10