copviranesir(Merdumgiriz Records ) Che Emir Toğrul (mastermind di Yayla) fosse artisticamente imprevedibile e, aggiungo senza malizia, anche un po’ pieno di se, lo avevo intuito nell’intervista (QUI). Ecco dunque che il nuovo progetto che già mi aveva annunciato ha preso forma, sotto il nome di Viranesir dove l’autore  che ha suonato tutti gli strumenti, prodotto, missato e masterizzato il tuttoo, definisce dark metal e che inoltre è la colonna sonora di un film, “Drink from the Fountain of Uncertainty”. Emir tinge 30′ di pezzi che sembrano avvicinarsi al black metal, ma con tinte fosche, malinconiche, dark nella sostanza e dove una batteria molto scarna, registrata come se fosse in una stanza accanto, fa da tappeto alle distorsioni delle chitarre freddissime, quasi irreali, caotiche, incerte. Un effetto pittoresco. Il tutto ha la consistenza di una produzione molto underground. A cuore libero scrivo che nonostante il marchio di un’etichetta (la propria, di Emir Toğrul), il fatto che i pezzi siano una colonna sonora di un film e che le presentazioni dell’album siano molto curate, il tutto non ha la benché minima caratteristica di superiorità rispetto ad un demo prodotto in una cantina o approssimativamente con microfoni e sistemi di registrazione improvvisati. Questo per chiarire la portata di tale progetto (in buona sostanza un black ambient) e non per screditarlo. Un sound da cantina, o da caverna, se preferite. Una pasta musicale amorfa, embrionale. Un sound non per tutti, ma non per questo da discriminare e comunque lo trovo un passo indietro rispetto a “Nihaihayat” (QUI) anche se tenta di riprenderne la filosofia.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10