(Massacre Records) Poco meno di quattro anni sono passati da “Fallen Kings”, e la corazzata heavy/power tedesca Wizard ritorna con un nuovo disco, composto durante la pandemia. Aspettarsi innovazioni al dodicesimo disco è certamente pretestuoso, quindi andiamo subito con la scaletta… La opener è la manowariana e roboante “I Bring the Light into the Dark”; “Metal Feast” è una cavalcata con ritmiche NWOBHM, mentre la titletrack esibisce cori e suoni di chitarra così caratteristici di quel metallo muscolare di cui i tedeschi sono gli alfieri. Stentorea l’autocelebrativa “30 Years of Metal”, martellante “We Fight”; quasi ossessiva “Firesword”, uno di quei brani in cui il refrain è l’insistita ripetizione del titolo. Abbiamo poi ancora un inno da pugno alzato, “Years of War”… insomma, i nostri pestano dall’inizio alla fine con coerenza (e quando non lo fanno, come nella ballad “Whirewolf”, dedicata all’amico Martjo Brongers dei Vortex, prematuramente scomparso, sono forse troppo debitori del modello manowariano). Forse di una spanna inferiore a “Fallen Kings”, “Metal in My Head” porta tutti i trademark dei Wizard, nulla di più e nulla di meno.

(René Urkus) Voto: 7,5/10