(Massacre Records) Come passa il tempo! I Wizard sono arrivati addirittura all’undicesimo album, a quattro anni di distanza dal godibile ma non eccellente “Trail of Death”. Questi onesti artigiani dell’heavy/power germanico sembrano essere entrati in un nuovo ciclo positivo: chi li conosce sa che da sempre il loro songwriting è discontinuo (si va da capolavori come “Head of the Deceiver” al piattume di “Magic Circle”), ma direi che ora siamo nel trend giusto! La opener “Liar and betrayer” è una godibile rivisitazione dei Manowar di “Warriors of the World”, con un tocco tedesco in più; il mid-tempo di spessore “We are the Masses” si illumina di alcuni ottimi sprazzi epici. Dopo un inizio così roboante, purtroppo i pezzi immediatamente successivi risultano abbastanza di maniera; dobbiamo attendere l’aggressiva “White Wolf” e “Father to Son”, strutturata secondo i giri del metallo più classico, per avere nuovi segnali positivi. In chiusura di scaletta, il carrarmato “Frozen Blood” e i buoni passaggi strumentali di “You’re the King” portano le quotazioni definitivamente in positivo. Non c’è da aspettarsi miracoli da Sven D’Anna e soci, ma “Fallen Kings” svolge bene il proprio compito.

(René Urkus) Voto: 7,5/10