MESARTHIM – “Anthropic Bias / Departure”
(Avantgarde Music) In quasi un decennio, nonostante l’anonimato dei due membri, gli australiani Mesarthim si sono fatti notare, eccome, grazie al loro black ricco di divagazioni digitali! (altro…)
(Avantgarde Music) In quasi un decennio, nonostante l’anonimato dei due membri, gli australiani Mesarthim si sono fatti notare, eccome, grazie al loro black ricco di divagazioni digitali! (altro…)
(Massacre Records) Sesto capitolo e debutto con la Massacre per il progetto del virtuoso Dushan Petrossi, a ben cinque anni dal precedente e validissimo “MetAlmighty” (qui). “Blaze Of Rage”, come suggerisce il titolo, è un disco dannatamente metal, super curato, con assoli incredibili, linee vocali irresistibili… sia per il mitico front man Michael Vescera, che per l’altra voce… il growl selvaggio di Roma Siadletsky! (altro…)
(Inverse Records) Finlandia, folk e black metal sono i tre elementi che formano questo album di debutto per Metsän Alttari di proprietà di Janeski. Finlandese appunto, lui recupera le tradizioni sonore della propria terra e le infonde in queste composizioni, sette con l’iniziale intro all’album, le quali sono abbastanza pulite, ordinate nella loro forma (altro…)
(Century Media Records) Islanda. Debutto. E già con Century Media! È tanto per questo quintetto che scivola via sia dalle tipiche inquadrature di genere in ambito metal, sia dagli ormai noti stereotipi stilistici della bands provenienti dal quell’isola lassù al nord. (altro…)
(autoproduzione) L’Irlanda del Nord, fredda e ancestrale quanto gotica e misteriosa è la terra che ha dato i natali ai Mourning Of The Heretic, combriccola attiva dal 2010 con diverse pubblicazioni che solo oggi pubblica il debut album. “To The Shadows Betrothed” ci svela una orientazione symphonic black metal di taglio (altro…)
(Agonia Records) Kam Lee e gli altri innalzano per la quinta volta il vessillo Massacre, attraverso un nuovo album dopo tre anni per la death metal band che nasce negli Stati Uniti, a Tampa in Florida, una delle terre ancestrali di questo genere musicale. La formazione è di prima classe: Lee è alla voce, ovviamente, con il duo alle chitarre composto da (altro…)
(Osmose Productions) Sono concretamente una delle bandiere del death metal transalpino i Mercyless, suonando ormai dagli anni ’90 e pubblicando di fianco alla linea temporale degli album in studio anche molte altre cose. Concretamente legati alla propria ascendenza, la quale restituisce un songwriting che si avvicina a certi periodi (altro…)
(Blade Setter Records) Suoni netti, pieni e nitidi, tali per l’ascoltatore da assorbire in pieno l’essenza di questo trio sludge-doom metal dell’Arkansas giunto al secondo album, dopo il precedente debut dello scorso anno, ascoltabile QUI. “Frostbitten Galaxy” presenta quel muro sonoro spesso, groovy e potente, secondo i dettami dello sludge unito (altro…)
(Metal Blade Records) Inutile negarlo: è un progetto tanto assurdo quanto geniale quello di Vittorio D’Amore (aka Victor Love), tanto da rimanere saldamente accasato presso la prestigiosa Metal Blade Records. (altro…)
(Ardua Music) Emergono con eleganza i belgi Marche Funèbre, consolidando la propria posizione dopo tre lustri di vita nell’ambito del doom-death metal europeo. Con un nuovo album, il quinto, i Marche Funèbre assestano una fresca rivisitazione dei canoni di stile britannici in voga negli anni ’90, esponendo un dinamismo ben controllato (altro…)
(earMUSIC) Michael Schenker con Derek Sherinian alle tastiere, Brian Tichy alla batteria, Barry Sparks al basso e numerosi ospiti al seguito, festeggia i 50 anni di carriera riproponendo 11 canzoni degli UFO, band nella quale ha militato dal 1973. Michael Schenker è fantastico, propone sempre della buona musica e la sua capacità d’esecuzione (altro…)
(Adirondack Black Mass Productions / Pileofheads Productions) Manserunt è un ruvido e nichilista esempio di black metal privo di compromessi. Qualcosa che ha anche a che fare con anime e ricordi, nello specifico quello di una vecchia casa nella quale hanno transitato e vissuto persone, da cui si evince un’atmosfera sinistra e malinconia. L’esistenza (altro…)
(Peaceville) Settimo sigillo per i norvegesi Mork, sempre fedeli alla loro dimensione, al loro black, alla loro immagine, incuranti delle evoluzioni, delle modernità dei trend attuali. (altro…)
(Massacre Records) La lavorazione del secondo album dei Mordkaul si sviluppa tra il 2022 e l’anno seguente, registrandolo in due posti diversi e il tutto poi stato maneggiato con cura attraverso mixaggio e masterizzazione, da Dan Swanö. “Feed The Machine” assume così la sua forma finale, cioè una celebrazione del tipico swedish death metal (altro…)
(Autoproduzione) Giungono al quinto album i thrashers Mindwars, ora diventati un trio dopo l’uscita dalla formazione di Danny Pizzi, l’unico a vivere in Italia con il resto della band ubicato negli Stati Uniti, cosa che rendeva difficile pianificare i vari impegni, in primis le date dal vivo. (altro…)
(Chaos Records) Maurice de Jong, noto per essere il pilota del progetto Gnaw Their Tongues e di qualche altra incarnazione, si cimenta ora con questo nuovo progetto – il cui nome vuol dire ‘fossa comune’ in olandese – che vuole mettere in scena qualcosa che leghi insieme il black metal con l’industrial. “The/Deholyfied” presenta chitarre affilatissime, distorte in maniera rumorosa e con basi ritmiche (altro…)
(Karisma Records) Certo, il precedente “Playing House” convinse molto. Dannatamente tanto (recensione qui)… ma questo “Wheels Within Wheels” lacera, scolpisce, scalfisce, massacra. (altro…)
(Blues Funeral Recordings) I Mammoth Volume toccano certe vette con “Raised Up By Witches” e attraverso un’iniezione di personalismo nella musica. Seppure con un tocco stoner e grunge, avvertibile nell’opener “The Battle Of Lightwedge”, i Mammoth Volume si pongono in “Raised Up By Witches” con quel clima settantiano che abbraccia (altro…)
(Debemur Morti Productions) “Endless” è il secondo album del chitarrista Berg (di Aara) e del multistrumentista nonché cantante Jonny Warren (di Kuyashii) che presentandosi come Modern Rites enunciano il black metal con influenze industrial. “Endless” è pervaso da un’oscurità con picchi malinconici che avvolgono le atmosfere, nelle (altro…)
(autoproduzione) Radicati nel Maine, Stati Uniti, e in realtà underground, come anche la stessa autoproduzione vuole testimoniare, Manic Abraxas si ripresentano con un quarto album piuttosto micidiale, contorto e senza preconcetti di stile. “Skinformation” forre circa trentasei minuti con otto composizioni che tendono a spaziare tra (altro…)
(Someoddpilot Records) Scott Shellhamer di Chicago e Jason Butler di Austin, uniscono le forze e la creatività per questo progetto denominato Moiii. I due si avvalgono di vagonate d’elettronica corredata da chitarre, basso e batteria e della collaborazione di Thor Harris, batterista e percussionista, e Surachai, sintetizzatori (altro…)
(Nordvis Produktion) Gli svedesi Morcaint, nonostante siano in circolazione da oltre 15 anni, sembrano non essere molto attivi. Un primo EP l’anno scorso seguito da questo nuovo lavoro, questa esternazione spirituale ed epica della loro forma d’arte. (altro…)
(AFM Records) Terzo album per l’horror metal band svedese, un album che esce in occasione della loro esibizione al Wacken Open Air 2024, tanto per aggiungere impeto a questa impostazione pomposa! (altro…)
(Invictus Productions) Full length di debutto per Mages Terror, quartetto australiano costituito da personaggi piuttosto conosciuti nella scena estrema di Brisbane; (altro…)
(Reaper Entertainment) I Metal Church, la leggendaria band americana, ha avuto diversi vocalist in line up. Sicuramente i più iconici sono stati David Wayne, in particolare per la sua demoniaca performance sul disco di debutto omonimo ed il seguente “The Dark” (due capolavori assoluti), e poi il suo sostituto Mike Howe, firmatario -tra gli altri- di macigni quali “Blessing in Disguise” e “The Human Factor”. (altro…)
(autoproduzione / Sentient Ruin Laboratories Questa creatura immonda detta Maudissez, cioè ‘maledite’ o ‘che maledicono’, proviene dalla Francia e si scaglia contro il cattolicesimo. In copertina di fatto vi è la defunta cattedrale Notre Dame (altro…)
(Les Acteurs de L’Ombre Productions) Attivi da qualche anno ma con pochissime pubblicazioni, quest’anno i Mòr compiono il grande passo del debut album. Black metal suonato da personaggi che si firmano con le iniziali e parte del materiale di “Hear The Hour Nearing” che era noto già da precedenti registrazioni. La band (altro…)
(Ulterium Records) Dave Harvey, chitarrista, è l’unico elemento a non essere cambiato nel ritorno della formazione texana dedita al melodic power metal di concezione christian metal. Millennial Reign sono oggi al quarto album dal 2010 e considerando che “The Great Divide”, il precedente album QUI recensito, è del 2018, dunque (altro…)
(autoprodotto) Un duo, Gunther Cucs e Milford Mocs (ex Plowshare), noti anche come Mocs & Cucs. Un disco nel 2011 e ora questo nuovo lavoro rigorosamente cantato in lingua madre, il catalano. Genere? (altro…)
(Listenable Records) My Diligence si avventurano in territori ignoti, stranianti, dove vige un clima dimesso, piuttosto malinconico e forse paranoico. Non si respirano sensazioni positive in questo shoegaze/post rock con sporadici innesti noise e semi-psichedelici. Spesso le partiture dei pezzi si dilatano ed ecco che da fasi (altro…)
(Dusktone) Semplicemente “Inferno”, il titolo del terzo album di questa black metal band svedese che è in attività dal 2019. Hellcommander Vargblod è basso e voce ed ex di molte band tra le quali Draugûl, Khaospath, Ragnarok e non solo. Bjarkan, chitarra, è un altro multi-band’s member, come Blood Of Serpents, e l’altra (altro…)
(Godz Ov War Productions) Metalhead è colpevole di non avere mai trattato questo progetto francese in attività dal 1997. M. Lobier, voce, chitarra e batteria, e J. Blandino, basso, hanno inciso cinque album e altri lavori minori dal 1997. Il loro sound oggi è una collisione spaventosa di death, black e grindcore. I suoni (altro…)
(Antiq Label) Side project di Darkagnan (Baptiste Labenne) dei folk metallers francesi Boisson Divine, un progetto che spinge più avanti la propria identità culturale, quello del sud ovest del paese, tanto da arrivare a definirsi ‘vero heavy metal guascone’… per le tematiche trattate, legate a leggende dal sapore rurale, e principalmente per la lingua dei testi: il guascone, per l’appunto, la lingua a cavallo tra spagnolo e francese di quella zona, l’Occitania, sostanzialmente un’area di confine. (altro…)
(Steamhammer / SPV) Compilation celebrativa per Mob Rules, power metal band tedesca nata nel 1994 ed impostasi sin da subito grazie a composizioni in grado di fondere l’immediatezza tipica di formazioni teutoniche come Helloween e Gamma Ray con l’epicità sinfonica degli statunitensi Savatage. (altro…)
(Transcending Obscurity Records) Un po’ tutto, in questa opera, faceva intuire il contenuto: l’oscura e criptica copertina, i nomi delle tracce, la lunghezza delle stesse… un black metal vecchio stampo di matrice americana vi stapperà le orecchie con una tempesta sonora bella tesa, dove il cantato svolge un ruolo essenziale per l’amalgama finale. (altro…)