OVENIZER – “SWM”
(Norwegian Pope Record) Il segno particolare di questo sound finlandese, è il contrasto tra un’attitudine melodica e un modo di creare i suoni attraverso un metal di tipo alternative e post. Melodie (altro…)
(Norwegian Pope Record) Il segno particolare di questo sound finlandese, è il contrasto tra un’attitudine melodica e un modo di creare i suoni attraverso un metal di tipo alternative e post. Melodie (altro…)
(Naturmacht Productions) La scena black canadese ha sempre meritato rispetto. E anche nel caso di questa one man band questo trend è confermato. Un black crudele ma atmosferico, vagamente folk che trasuda negatività, eterna malinconia, (altro…)

(AFM Records) E poi ti arrivano questi tipi della teutonica terra rockeggiante… Gli Ohrenfeindt (non chiedetemi come si pronuncia o cosa voglia dire) hanno fatto della teutonicità appunto una sorta di inno. Ecco (altro…)
(Loud Rage Music) Dalla Romania arriva questa interessantissima band dedita al Black occulto e ricco di riferimenti al paganesimo e alla natura. Insomma, una sorta di Negura Bunget in forma più cattiva, giusto per (altro…)
(Qua’ Rock Rec.) Opera. Opera prima. Debutto. L’inizio di un qualcosa. Forse di una carriera o più semplicemente la prima espressione concreta di una band di Pistoia che elargisce un sound ricco di spunti e di valore. Album di debutto, dunque (altro…)
(Autoproduzione) Se devi entrare nel mondo musicale estremo nel 2015 devi stupire con suoni potenti o innovativi (o entrambi). Ma se vuoi fare del death tecnico la tua bandiera devi quantomeno creare delle strutture inedite ed (altro…)
(Dark Essence Records) Tuonano da Bergen, sono al secondo disco e saranno con i Taake in tour (non a caso questa band è capitanata da Gjermund Fredheim, chitarrista live dei Taake, il cui Hoest appare come guest in una canzone). “Livlaus” è roba difficile, roba (altro…)
(Autoproduzione) EP strano, questo debut degli inglesi Opensight: una curiosa miscela di generi sostanzialmente riuscita, ma anche molto compiaciuta e citazionista, per un ascolto devo dire né facile né immediato… (altro…)
(Autoproduzione) EP di debutto per questo sestetto polacco dedito a un folk metal d’annata: quattro brani per circa venti minuti di musica gradevole, mai troppo estrema. “Into the Storm” incorpora anche un sentimento gotico, che trova espressione compiuta in alcune movenze del violino; (altro…)
(Nuclear Blast) Interessante EP da parte della band che rientra tra le preferite di Kirk Hammett! I californiani sono un concentrato di old style, vintage, anni ’70, suoni psichedelici e blues. Ritmi catchy, atmosfere oscure, un po’ al confine tra occulto ed il rock’n’roll splendente, alimentano questi quasi venti (altro…)
(Eibon Records) Debutto solista dell’artista Sergio Calzoni (Alma Mater, Act Noir, Colloquio) il quale regala cinquanta minuti di atmosfera oscura, malinconica, sempre sapientemente costruita con elettronica curata, intelligente ed infinitamente espressiva. (altro…)
(Doomentia Rec.) La massa sonora di questo album è considerevole, creata con le basi dell’old death metal di Svezia e di qualcosa preso dalla scuola americana. Del resto gli Ordo Inferus dopo un buon debutto, l’EP “Damnati”, si sono presto dati da fare per ripresentarsi con un full length, il primo. (altro…)
(Forever Plagued) Pubblicato lo scorso novembre 2014, “Black Rust” è l’ultima cosa fatta da questa band svedese che ama restare nell’anonimato. A differenza di “Endless Hate & Misanthropy”, un EP di due canzoni e intro, “Black Rust” si spinge oltre la mezz’ora e rappresenterebbe un vero album, anche se si parla di demo. (altro…)
(Forever Plagued) Mancano informazioni sostanziali su questa band svedese, ma la sostanza della loro musica dice molto. Un black metal freddo e ruvido, registrato senza i crismi della pulizia o della modernità. Un sound foderato di attitudine nera e selvaggia. Il black metal è la sostanza del (altro…)
(My Kingdom Music) Un duo francese. Ambient? Elettronica? Dark? Avantgarde? Esatto: tutto quello che maestri come Manes, Ulver e Dødheimsgard hanno insegnato prende una nuova intensa direzione in questo progetto arrivato al debutto. Tre quarti d’ora, su otto tracce, (altro…)
(Nightbreaker Production) Esordio discografico per i Torinesi Orgiastic Pleasures, band formata da musicisti che vantano una certa esperienza in ambito estremo. Il genere proposto è un death metal old style di matrice Svedese, aggressivo ma non eccessivamente (altro…)
(Signal Rex) Ecco un gruppo da tenere d’occhio. Secondo album per questi portoghesi che hanno deciso di ripercorrere le tracce del pluriosannato Burzum. Quattro tracce che si muovono tra il black e l’ambient, tra l’epico e la cacofonia. Il risultato, pur essendo molto simile nel contorno al progezzo di mr Vikernes, (altro…)
(Godz ov War / Third Eye Temple / Essential Purification) Evidentemente in Polonia qualcosa nell’aria ti impedisce di essere una persona positiva. Già l’esistenza di un gruppo cardine come i Behemoth basterebbe a dare sostanza all’affermazione appena fatta; se poi ci aggiungiamo questi barbuti polacchi (altro…)
(Autoproduzione) Ha un certo fascino questo demo degli statunitensi Order Of Thelema che già dal nome nel segno di Aleister Crowley, indica una direzione occulta del metal dai toni doom e black di cui gli OOT si fanno carico. Viene subito in risalto il tocco della tastiera, in (altro…)
(Pitch Black Records) La label cipriota Pitch Black mi ha spesso riservato ottime soprese, soprattutto nell’ambito del power e dell’epic metal: stavolta mi propone una formazione di genere del tutto diverso, ma ugualmente interessante. Gli Orpheus Blade sorgono attorno alla singer israeliana Adi Bitran, (altro…)
(Invictus Productions) Strano trio che da New York diffonde pericolosi cantici occulti. Una bassista, una batterista che è anche la cantante, ed un chitarrista che pensa pure alle tastiere. Sono al secondo album e creano un aura inquietante attorno a concetti oscuri, -occulti appunto- decisamente lontani dall’eden. Siamo in (altro…)
(Invictus Productions) Secondo demo per i Finlandesi Obscure Burial, giovane band nata nel 2012 dedita ad un black/death metal old style senza compromessi. Il sound è grezzo, minimale, grazie anche ad una produzione low fi che ne aumenta la ferocia, rendendolo caotico e tagliente allo (altro…)
(Blood Fire Death/Kremon Records) Attivi dal 2012, gli Spagnoli Ósserp arrivano al loro primo full length a due anni di distanza dall’ EP di debutto “Sota El Cinturò d’Oriò”, ed ad un anno dallo split con gli Assot. Il (altro…)
(F.D.A Rekotz) Cosa possiamo mai aspettarci da un gruppo che trae il proprio nome da una canzone dei Grave? Questo combo tedesco è all’attivo da un lustro e stiamo ascoltando già la (altro…)
(Cyclone Empire) Giungono al secondo album gli Onheil, band Olandese in circolazione dal 1999. Più volte definiti come gli Iron Maiden del black metal, il sound del gruppo è estremo ma ricco di aperture melodiche ed armonizzazioni tipiche, appunto, della Vergine Di Ferro, che si alternano a stacchi di matrice Scandinava, che spesso mi riportano alla (altro…)
(Wohrt Records) “Raw black metal from Russia”. Questa la stringata descrizione a cui si limita il flyer. Che poi, pensandoci bene, descrive al cento percento la proposta musicale degli Orthank, gruppo attivo da circa un lustro e dedito a quanto di più grezzo e cacofonico si possa incidere in campo black. Solo in cassetta per (altro…)
(Solitude Productions) Primo full length per gli Oktor, band Polacca attiva da una decina d’anni , con all’attivo un EP auto intitolato, oltre a sporadiche partecipazioni a compilation e split. La loro proposta è un funeral doom molto tetro e opprimente, che evoca sentimenti come disperazione, tristezza, dolore, enfatizzati da sporadici passaggi (altro…)
(Candlelight) è difficile descrivere il sound di questa band inglese presentatasi sulla scena due anni fa con un EP intitolato “The Calendrical Cycle – Prologue: The Healer”. Gli Opium Lord all’epoca conobbero una certa popolarità che ha indotto la Candlelight a firmare questo loro primo album. (altro…)
(ViciSolum Productions) Intensa esperienza musicale, sensazioni dalle origini contrastanti che si scontrano, esplodono, danno origine ad un qualcosa di nuovo, di fortemente emozionale, quasi spirituale. E’ vagamente definibile doom e post metal questo secondo album dei finlandesi (altro…)
(Qua Rock Records) Gli aretini Inside Mankind si definiscono una prog metal band ‘with christian inspiration’… non posso dire molto dei loro testi, ma sicuramente il loro progressive è un carrarmato inarrestabile! “Oikoumene” è il loro debut e, nonostante qualche sbavatura di cui subito dirò, (altro…)
(Indie Recordings) Bizzarra release da parte della Indie, con questa band Londinese autrice di un rock un po’ vintage, un po’ alternativo, totalmente strano e non convenzionale. Con la collaborazione (musicisti e/o studio) di personaggi provenienti anche da Sunn O)), Angel (altro…)
(Minotauro Records) Dopo il fantastico “Dawn of the Proto-Man”, il debut degli Ogre, Minotauro Records confeziona un’altra re-release, quella di “Seven Hells” ovvero il secondo disco degli americani Ogre, originariamente uscito nel 2006. Forse non il mio preferito, lo considero forse il meno assurdo, il meno (altro…)
(Minotauro Records) Re-release del capolavoro degli Ogre risalente al 2003, ovvero il debut album. Minotauro Records è immensa in queste cose e solamente la confezione di questo CD sollecita una vasta gamma di emozioni, toccando quel feticismo quasi erotico che esplode per pubblicazioni strane, esclusive, particolari. Gli Ogre sono una band americana capace (altro…)
(AFM Records) Fra le (poche) band di power metal tradizionale ancora in circolazione, gli Orden Ogan sono sicuramente fra le più rappresentative: anno dopo anno, album dopo album i tedeschi si sono costruiti (soprattutto in patria) una buona fama, aumentata dalla fortuna (altro…)
(Myo) Avete presente quel modo di fare thrash o crossover che spesso veniva definito mosh o in seconda battuta moshcore? I veneziani Oltrezona rientrano in quel modo di suonare, con l’importazione di qualche cenno metalcore. Il metal degli Oltrezona è (altro…)