fotocradleof1Ho incontrato Dani Filth prima del concerto di Bologna, il 26 Novembre. Ci siamo accomodati dentro il suo tour bus. Lui non stava bene. Un po’ ammalato, raffreddato, tossiva. Ma questa creatura della notte è stata molto gentile e paziente con me. Mi ha offerto tutto il tempo necessario per le mie domande. E, dopo l’intervista, sul palco ha offerto uno spettacolo devastante, senza che nessuno potesse intuire il fatto che non era in piena forma. Ho incontrato un musicista ed un songwriter leggendario. Uno dei miei miti. Un tizio che ha scritto una bella fetta di quella torta musicale che fa da colonna sonora alla mia vita. Dal vivo non si direbbe che lui fosse quel vampiro pazzo che salta senza sosta da una parte all’altra del palco. Alla fine, è stato un incontro tra due ragazzi di mezza età, che amano entrambi ciò che fanno. E condividere la passione per la musica con uno dei miei “eroi”, è stato semplicemente una grandiosa esperienza. [english version]

Ciao Dani, Grazie per essere tornato in Italia. Ci sei stato già un bel po’ di volte…
Si, certo!

…L’ultima volta ti ho visto proprio qui a Bologna, con i Gorgoroth. Dimmi, cosa pensi dei tuo fans Italiani?
Penso in generale che i nostri fans siano pazzi, in tutto il mondo. Ci sono solo delle differenze tra i fans di alcune aree. Molto cool. Totalmente fuori di testa. Molto giovani, Chiacchieroni, e comunque fedeli alla band…

…Sono d’accordo…
… e questa è una buona cosa.

…Pure io vi seguo fin dall’inizio!
Fico!

Una domanda divertente: siamo famosi qui in Italia, dicono, per il cibo. Hai mangiato qualcosa di particolare qui in Italia in questa occasione?
Non ne abbiamo proprio avuto il tempo, solo qualche pizza. Mi sarebbe piaciuto avere tempo, ma dobbiamo andare direttamente a Montpellier in Francia per un meet and greet con firma di autografi.

Un’altra domanda un po’ scema: Non siete stanchi voi della band di fare sempre le stesse interviste, con le stesse domande?
Beh, no davvero, no, è che in questo momento questo raffreddore con tosse mi da stanchezza e sonnolenza.

Precedentemente siete stati in tour con i Gorgoroth. Ora, ci sono sempre King e Gaahl. Sembra che le vostre due bands siano in contatto, siete amici?
Tom suona nel mio side project che si chiama “Temple Of The Black Moon”, si tratta di King, suona il basso, abbiamo gente degli Anthrax, gente degli Enslaved, The Cult. Quindi si, sono anche stato a casa sua in Norvegia un po’ di volte, cinque volte, quindi lo conosco, conosco bene i ragazzi dei God Seed.

E’ come se voi siete una specie di bill fisso…
Yeah.

Per questa parte del tour, gli opener  sono i DARK END, una band Italiana, sono miei amici, come li consideri? Ti piacciono?
Si, si, mi piacciono, mi ricordano una specie di Cradle Of Filth più giovani, con dentro degli elementi di sonorità mediterranee, mi piace moltissimo. Mi sono già procurato i loro album direttamente dai ragazzi della band. Si, si, penso davvero siano molto cool, è solo un peccato che se ne stanno per andare a casa, suonano stasera e domani, poi il tour finisce per loro  (i Dark End hanno fatto solo la prima parte del tour, concludendo con la data di Milano il 27 Novembre, ndr). Andarmene a casa sarebbe una benedizione per il mio raffreddore, credo.

Ti racconto una cosa: domani a Milano i Dark End hanno una grossa sorpresa per il resto delle bands, porteranno prodotti locali, vino, una festa a sorpresa! (Festa poi citata nel blog di Dani Filth)
Beh, la prossima domanda: come diavolo hai trovato un bassista che si chiama “Firth”?
(Ride, ndr)

E’ fantastico!
Ci è stato suggerito dal produttore del nostro ultimo album, quando dovevamo registrare, disse di voler ospitare qualcuno che sia compatibile con lo stile, con i personaggi. Solo un po’ di discussione con il nome “Daniel Firth”. Ma è un ottimo bassista, quindi possiamo sopravvivere con la similitudine nei nomi. Che poi non è tanto la questione dei nomi, è piuttosto l’età…

Ho valutato il vostro ultimo album 8 su 10 nella mia recensione, ed è un voto alto considerando che siamo un po’ tirchi. Ho letto altre recensioni online, ed molti giornalisti hanno detto che si tratta solo di “un altro” album dei Cradle Of Filth, simile ai precedenti. Cosa vuoi dire a questi bastardi infedeli?
Penso non l’abbiano ascoltato. (sono assolutamente d’accordo, ndr). Una recensione scriveva che la prima canzone, “The Unveiling of O” era, sai, molto veloce, ed è un pezzo orchestrale, non so. Un’altra che le chitarre sono di Paul Ryme, che è il nostro vecchio chitarrista del primo album. Quindi, non credo lo abbiano ascoltato bene. Voglio dire, vale per tutte le bands (Opeth, per esempio), ogni band suonerà molto come gli album precedenti, perché è semplicemente nella natura del loro modo di suonare, ma è creativo, è un album diverso, e per questo dico non l’hanno proprio ascoltato.

Io penso, comunque, che i Cradle Of Filth abiano raggiunto un livello artistico tale che la loro musica può essere comparata solo con la loro musica precedente. Sembra abbiate creato la vostra propria religione, il vostro speciale marchio di fabbrica, tanto che non vi resta niente altro da fare che suonare meglio dei… Cradle Of Filth. Sei d’accordo? Che ne dici?
Penso che abbiamo sempre fatto qualcosa di differente, e siamo stati pesantemente criticati negli anni per fare ciò che facciamo, ma noi siamo sempre rimasti fedeli alle nostre idee, è sempre stato tutto molto originale, magari liberi da quel senso di artificiale, sai, quel creare dischi con il solo scopo di vendere dischi, invece di creare dischi con amore e passione.

Per i miei gusti, credo che  l’album più emozionale che hai scritto sia “Cruelty And The Beast”. E’ uno dei miei preferiti. Pensi sia stato la tua massima espressione in termini di testi, e pensi di poterlo superare?
Si, fu molto nuovo, poca gente faceva roba simile a quei tempi, l’argomento trattato ha comunque aiutato molto. Ma siamo diventati una band seria, sai, cerchiamo di fare musica più orientata verso il paesaggio sonoro, e quell’album fu molto demandante dal punto di vista dei testi, quindi si, magari, ma penso che fu solo il fatto che la contessa Bathory andava di moda, e questo ha aiutato.

Come riesci a violentare la lingua inglese in quel modo, perché la scelta di parole che proponi nei tuoi testi mi fa impazzire, il modo con il quale giri quelle parole, crei la tua propria lingua, che è sempre inglese in qualche modo, sei unico in questo. Come lo fai?
Beh, è una di quelle cose per le quali sono sempre stato bravo, e penso che esplorare ogni piccolo aspetto di cosa rappresentano i Cradle Of Filth, che si tratti di un video o…..  abbiamo appena iniziato un nuovo video per la canzone “For Your Vulgar Delectation”. Un secondo video, non è ancora finito, è una specie di mini film horror, con un sacco di zombie….

…tipo “Cradle Of Fear”?
No, é una specie di lunga scena presa da un film horror.

Comunque veramente adoro i tuoi testi, anche perché molto del tuo pubblico non parla inglese, ignora i testi, gli piace solo come suonano sulla musica, ma quando li leggi per davvero, sono fantastici, li adoro.
Grazie!

fotocradleof2Ci sono etichette come la Misantrof gestita da Vrangsinn, bassista dei Carpathian Forest, e pure amico di Gaahl, che scritturano bands, non chiedono soldi, pubblicano release digitali gratuite, e lasciano la proprietà dell’arte all’artista. Il contrario delle normali case discografiche. Altri artisti come i Therion hanno deciso di fare da soli, gestendo la distribuzione e le vendite. Cosa pensi di queste etichette indipendenti, e questi concetti al di fuori della normale industria musicale?
Beh, è interessante in quanto, ovviamente, le case discografiche devono cominciare a capire che possono estinguersi. Io credo che possano essere molto utili, e penso che abbiamo avuto un colpo di fortuna con la Peaceville, perché non è troppo grande, e nemmeno troppo piccola. Siamo come un pesce grande in uno stagno piccolo con la Peaceville, al contrario di quando eravamo con la RoadRunner, qui c’è uno staff più piccolo e per questa ragione sembra che si interessino più alla musica e meno…. a volte, sai, troppi cuochi possono rovinare il cibo, e penso che Peaceville sia della giusta dimensione per noi, anche perché comunque siamo distribuiti da diverse etichette in diverse aree, come la Nuclear Blast in America per esempio, quindi siamo in una buona posizione direi, ma capisco benissimo progetti come Pledge Music, una bella idea.

Pledge è proprio una bella idea.
Si, Si, è una bella idea.

Cosa faresti se la tua etichetta ti dicesse: “no, non produrremo questo tuo album, perché non ci piace”?
Beh, suppongo che lo proporremo altrove, non so, non ci è mai successo per fortuna, ma le case discografiche hanno sempre avuto la loro opinione su cose come quel canzone deve diventare un video, cose del genere.

Pensi che i Cradle Of Filth siano, o siano mai stati una band black metal?
Ahem, Non so davvero, dipende da come classifichi il black metal. Suppongo che nelle prime nostre incarnazioni, tipo ai tempi di “The Principle of Evil Made Flesh” la gente ci possa aver definito black metal, non so, per fortuna abbiamo sempre fatto le cose a modo nostro, e una delle più grandi lodi a nostro favore come band è che siamo conosciuti solamente come Cradle Of Filth,  la gente risale subito a noi, e noi sappiamo bene quanto costi arrivare a questo punto.

Che mi dici del tuo rapporto con la religione…
Non ho una religione. Ci sono cose che mi piacciono da diverse fonti, pezzi diversi, ho preso l’ispirazione andando in India un po’ di volte, e rimanendoci anche sei settimane per volta…

…Naturalmente io facevo riferimento a cose come “Jesus is a cunt” dal vostro passato…
Penso sia più una cosa antagonista, per andare contro, o … è solo che ci siamo alzati con il piede sbagliato, ma ce ne siamo fregati e siamo andati avanti lo stesso.

Beh, io e te abbiamo la stessa età. Ho un figlio, tu pure, una famiglia e tutte queste cose. Come ci si sente ad essere li fuori a fare oggi ciò che facevi quando avevi 20 anni, siete ancora fuori di testa come una volta? Sai, le responsabilità a casa, famiglia…
Si, beh, credo siamo cresciuti un bel po’, voglio dire, siamo ad un punto ora dove dobbiamo essere veramente bravi e molto professionali come band. Si, facciamo qualche festa… capita, ma no, nulla interferisce con lo spettacolo ed inoltre ora siamo tutti a terra a causa dell’influenza, il raffreddore, tutta roba che abbiamo preso per strada, abbiamo avuto qualche mattinata difficile, la gente si stanca, un sacco di confini, attraversamento di confini, suonare nell’est Europa come in Polonia, Bielorussia e Ucrania, è stata molto dura, e tutti sono un po’ ammalati ora.

Beh, per quanto riguarda questo, mi mancano i miei 20 anni, quando si poteva andare a letto alle 5 ed essere in piedi, ed in forma, alle 7.
…Si, Si,  Esattamente!

Oggigiorno ci sono così tante band la fuori, gente giovane che mette su un gruppo, anche grazie a internet, myspace e cose del genere. Alcune sono buone, alcune fanno schifo, ma comunque nessuna di loro si sta innalzando al livello di “Leggenda”, come i Cradle Of Filth, gli Iron Maiden e tutti quelli della vecchia scuola, voglio dire, molti di loro magari faranno successo perché una casa discografica deciderà se potranno fare dei soldi oppure no, non si tratta più di pura arte che viene distribuita alle masse. Che fine sta facendo l’arte oggi?
Non saprei dire, onestamente. C’è un sacco di musica che io proprio non capisco, e ascolto sempre più musica che mi è sempre piaciuta, per la quale sono finito col possedere gli album. Ci sono poche bands in giro che mi piacciono,  ma non saprei davvero, forse è il mondo che sta soffrendo un po’ di declino in questo momento, ma credo che migliorerà, non so come ma… penso, sai, che il fatto è che la situazione monetaria in Europa è in una condizione di sofferenza, beh, in tutto il mondo, e questo ha avuto una reazione negativa pure sull’industria musicale, ovviamente in quanto la gente non può permettersi di andare ai concerti, comprare biglietti, comprare album, bla bla, quindi scaricano gratuitamente, e gli artisti non hanno i soldi per vivere e produrre il loro lavoro.

Ci sono molti rockers in età da pensione, come Lemmy dei Motorhead, Steve Tyler degli Aerosmith, Mick Jagger dei Rolling Stones. Tutti questi, della vecchia scuola. Cosa pensi farai a 60 anni? Voglio dire, è ancora il tuo lavoro, e va bene a 20, 30, 40 e forse a 50 anni, ma a 60? Essere ancora sul palco con i Cradle Of Filth?
Non penso proprio succederà, magari scriverò libri, o sarò coinvolto in qualche film, qualcosa che mi piace comunque.

Penso allora che mi potrò godere ancora un bel po’ di anni della tua musica. Siamo ancora giovani. Cominciando da questa sera, in quanto voglio proprio godermi il concerto. Beh, regalaci degli spettacoli devastanti in Italia…
Yeah!

…oggi e domani, e, per favore, due parole per i tuoi fans Italiani ed i lettori di Metalhead.it
Vorrei ringraziarvi per il vostro supporto continuo, anche per questo nuovo album che si intitola “The Manticore And Other Horrors”, ed è semplicemente bellissimo venire qui, in quanto non abbiamo fatto alcuna promozione stampa in Italia, ma è stata un gran sorpresa vedere quanto i magazines ne abbiano parlato, il che ci ricorda che l’Italia ci ha sempre supportato fedelmente in tutti questi anni, e questo è fantastico! Grazie per il vostro supporto, e grazie a tutti quelli che stanno leggendo METALHEAD.IT.

(Luca Zakk)

Recensione