Rivolgere qualche domanda ad Emi Dattolo degli Illogicist significa avere uno spaccato di prima mano di una delle band italiane più apprezzate all’estero. Autori di un technical death metal eccellente, rinnovatosi con il nuovo album “The Unconsciousness of Living”, gli Illogicist parlano attraverso Emi Dattolo; tra i migliori bassisti in Italia e uomo che vive la scena da anni anche attraverso una sua personale e poliedrica attività, denominata Music Solutions Agency.

2007  “The Insight Eye” e nel 2011 “The Unconsciousness of Living”, sono quattro anni. Sono pochi o tanti, in relazione a quanto avete fatto come Illogicist durante le due pubblicazioni?
Innanzitutto ciao Alberto e un saluto a tutti i lettori di Metalhead! Quattro anni sono pochi o tanti? Direi giusti (ride, nda). Quattro anni per noi Illogicist è il tempo necessario per comporre e registrare un album. Tale lasso di tempo è perfettamente in linea con i ritmi che abbiamo da sempre, tesi questa avvalorata dal fatto che “The Insight Eye” è uscito circa quattro anni dopo la registrazione di “Subjected” nostro primo full-length.

Siete molto rispettati nella scena italiana. Avete un sound tecnicamente importante, scrivete musica non semplice, ma se uno che non capisce nulla scrive “Tuttavia le “cervellotiche” evoluzioni e le cascate di riff e fratture nei tempi determinano un parco canzoni che rischia, se l’ascolto non avviene con attenzione, di sfinire l’ascoltatore”, tu da musicista, ma anche da ascoltatore e fruitore di musica, cosa pensi?
Illogicist è il progetto ideale per ascoltatori dalle orecchie dispari e di questo ne siamo consci. Al primo ascolto risultiamo sempre ostici e non di facile assimilazione. Melodicamente amiamo le dissonanze e ritmicamente i tempi composti. La nostra vena compositiva musicale può portare a sfinire l’ascoltatore meno attento, ma probabilmente è il giusto prezzo da pagare per chi in 15 anni di carriera non è mai sceso a compromessi con le tendenze dei periodi… e del mercato musicale.

Come reputi la resa sonora di “The Unconsciousness of Living”, ti soddisfa l’esito finale o avresti voluto qualcosa di diverso?
La resa finale di “The Unconsciousness Of Living” la reputo ottima! Avrei voluto solo un po’ più di volume di basso ahahaha (deformazione professionale)! Scherzi a parte, noi abbiamo una grande fortuna: abbiamo uno studio di registrazione nostro; è quindi impossibile pensare che il disco non sarebbe arrivato a suonare così come volevamo. Si tenga anche presente che tra registrare e tutti i vari processi successivi, siamo stati in studio circa un anno.

Perdonami se ti chiedo questo, ma spesso vi accostano, o li usano come termini di paragone, i Cynic e gli Atheist, oltre ai Death (ma sono meno d’accordo). Cosa ne pensi tu e gli altri e con quali di queste band c’è un reale filo rosso?
Questa è una domanda molto interessante. Personalmente non mi fa poi così schifo essere accostato alle bands che hai citato nella domanda, ma solo per quel che concerne il genere che proponiamo. La cosa che mi lascia basito è che molti ci accusino di essere dei cloni dei Death (soprattutto in Italia). Come anche tu ti sei accorto, noi abbiamo veramente molte differenze evidenti rispetto ai Death, soprattutto di carattere armonico/melodiche e ritmiche, e con tutte le varie bands blasonate che seguono un filone tecnico/progressivo. All’estero questo accostamento è meno evidente e Illogicist è visto come un gruppo che brilla di luce propria, con pregi e difetti propri, e non è visto come gruppo che vive nel riflesso di Death, Atheist, Cynic, Pestilence ecc.

Io trovo la copertina magnifica. Mi attrae. Colori, forme, anche la centratura del logo e il logo stesso. Ma chi architettò il vostro logo? Soprattutto, perché avete contattato Travis Smith per realizzare l’artwork?
Il logo è stato creato attorno al 2002 dal batterista storico e membro fondatore della band Remy. Stavamo cercando un simbolo che ci identificasse musicalmente, innovativo e che non cadesse nell’incomprensibilità dei loghi di molti gruppi death. Remy per primo si mise al lavoro creando con le lettere un labirinto in apparenza simmetrico, ma che simmetrico non è. L’aggiunta delle punte è stata opera di Luca (cantante/chitarrista) qualche anno dopo, semplicemente per dargli un tocco di cattiveria. L’ultima copertina è stata opera di Travis Smith perché, con la sua infinita esperienza di illustratore, era l’unico che avrebbe potuto trovare un nesso grafico (e logico) tra la nostra musica e il soggetto che volevamo in copertina… un tronco d’albero e non chiedermi perché proprio un tronco d’albero…(ride, nda)

Nell’insieme come nasce un brano degli Illogicist? Sarà una domanda standard, ma con tutte le capriole stilistiche che fate, le variazioni e altro non riesco a pensare a come venga partorito un vostro brano.
Abbiamo un modo di comporre molto strano. Come band proviamo pochissimo insieme e ci confrontiamo ancora meno nel momento compositivo. Generalmente facciamo un gran lavoro come singoli e ci ritroviamo solo per gli arrangiamenti o per dare corposità al set prima dei live. Il compositore principale è Luca che, generalmente, ci manda via email una canzone praticamente finita, composta da chitarra guida e batteria elettronica. Io ci creo sopra le mie parti di basso e il batterista crea le sue parti. Moltiplica questa operazione per sette volte, decidi una data per entrare in studio e ci si ritrova per la registrazione dell’album. Pensa che quando sono entrato in studio per registrare il basso in “The Unconsciousness of Living”, gli altri non avevano mai sentito le mie parti. Un nostro brano viene quindi partorito in casa e ci si ritrova tutti in ospedale per fare gli auguri al nascituro ahahah!!!

Oltre ai Faust, dei quali ti chiedo di darmi qualche novità, hai partecipazioni in altre band?
Al momento non ho altre partecipazioni in altre band ad esclusione dei Faust. Pochi mesi fa mi aveva contattato Raff dei Gory Blister che era in cerca del bassista, ma purtroppo Gory Blister è un progetto ambizioso che richiede un impegno massiccio e costante che io al momento non potevo garantire…sarebbe stata comunque una bella avventura visto che quella di Raff è una band che ammiro e supporto da sempre e lui è una persona in gamba e un ottimo musicista! Con i Faust la situazione sta decollando rapidamente. Siamo freschi da tre live nel centro-sud Italia (Roma, Caserta, Reggio Calabria) che sono andati molto bene. Siamo all’opera per pianificarne altri per l’autunno e Aleister sta ultimando il materiale nuovo per dare alla luce nel 2013 il secondo full-length. Stay tuned!

Tu sei anche la Music Solutions Agency ci sono altri degli Illogicist con te? Di cosa si occupa effettivamente l’agenzia?
Si, sono titolare di Music Solutions Agency, agenzia di consulenza legale musicale, hard rock & metal promotion e studio di registrazione. MSA è un’agenzia fatta da musicisti ed è integralmente al servizio della musica. Ho deciso di mettermi in gioco nel settore, perché sono da circa 20 anni sulla scena underground e spesso suonando ho avuto a che fare con persone incompetenti, meschine che mi han fatto perdere un sacco di denaro oltre che tempo. Sono convinto che solo un musicista possa riuscire a seguire con competenza una band, perché ha la facoltà di comprenderne le reali esigenze avendo vissuto per primo le stesse vicissitudini, nel bene e nel male. Io personalmente mi occupo dell’area promotion e curo direttamente contatti e bands in roster (avvalendomi anche di collaboratori italiani e madrelingua inglesi). Oltre che di promotion, ci occupiamo anche di tutela legale musicale (contratti discografici, Siae, Ex-Enpals/Inps, recupero royalties, risoluzione controversie con etichette e molto altro). Per fare questo mi avvalgo della collaborazione esclusiva di un avvocato specializzato in diritto d’autore e diritto della musica. Mi chiedevi se ci sono altri Illogicist in MSA…lo studio di registrazione è di Luca (cantante/chitarrista) che è specializzato in sound engineering. Colgo l’occasione e lo spazio per farmi un po’ di pubblicità… se me lo concedi… invitandovi a visitare il nostro sito www.musicsolutionsagency.it

Gli Illogicist si avviano all’estate, c’è qualche novità di rilievo per quanto concerne i concerti?
Ufficialmente siamo ancora senza batterista e quindi non abbiamo date estive in programma. In anteprima posso dirti che stiamo provando un nuovo batterista che pare essere quello giusto per noi. Se va tutto per il verso giusto, a metà autunno anche la truppa Illogicist dovrebbe riavvicinarsi ai live, così da poter iniziare a promuovere il nuovo disco… anche perché noi non siamo una band da studio… siamo animali da palco!

Tornando a “The Unconsciousness of Living”, quali sono stati i pareri positivi di alcuni vostri amici illustri? Non fare il modesto, ne tiro in ballo almeno uno: Steve Di Giorgio! Quali gli appunti per eventuali migliorie, sempre espressi da queste persone?
Hai tirato in ballo Steve e ti confermo che lui è un fan degli Illogicist e mi supporta molto come bassista (ad esempio è lui che ha consigliato personalmente ad Aleister di chiamarmi per suonare le parti che aveva registrato nel disco dei Faust). Proprio in questi giorni devo spedirgli una copia del cd, visto che attualmente conosce solo alcuni brani avendomi dato consigli per il suono in fase di mix. Un’eventuale miglioria per Steve? A suo gusto ogni disco dovrebbe suonare con il basso predominante ahaha! Un compendio di basso insomma, tutto il resto serve da corollario! Vado un po’ fuori tema e ti racconto questo breve aneddoto. L’amicizia tra me è Steve è nata in maniera curiosa. Quando uscì il nostro secondo full-length, “The InsightEye”, lo acquistò su iTunes, lo ascoltò e ci rimase “talmente sotto” che mi scrisse un’email di elogio sia per la resa del disco a livello di gruppo, che per le parti di basso. Da allora sarei anche potuto morire felice…un elogio fa sempre piacere da chiunque venga espresso, ma da Steve che è uno dei più grandi in assoluto ha un valore particolare!

Grazie per l’intervista Emi. Nella chiusura decidi tu come rivolgerti ai lettori.
Ringrazio di cuore i lettori di Metalhead per il tempo dedicato alla lettura di quanto scritto. Ringrazio te Alberto che sei un amico e tutto il tuo staff per lo spazio che mi avete concesso e mi auguro di vedervi tutti ai prossimi live degli Illogicist. Non smettete di supportare l’underground! Stay sick!

(Alberto Vitale)

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