photomagodeozSei anni. Sei lunghissimi anni. Tanto è trascorso dall’ultima apparizione in Italia dei Mago de Oz, band ispanica leggendaria nei paesi di lingua spagnola, ma praticamente sconosciuta in tutti gli altri, se si eccettuano un manipolo di pochi, ma fedelissimi appassionati. Personalmente, mi permetto di annoverarmi tra questi ultimi, ascoltando la band sin dall’uscita del primo meraviglioso concept album “Gaia”, nel 2003. Da allora non ho mai smesso di seguire appassionatamente le vicende del combo spagnolo, sperando sempre di poterli vedere un giorno qui da noi in Italia. Ricorderò sempre quel giorno in cui quel mio sogno si tramutò in realtà: quella prima, storica data italiana dei Mago de Oz presso l’Idroscalo di Milano il 27 luglio 2008.

Da allora, come detto, sono passati ben sei anni. Fino a quando uno sparuto gruppo di ragazzi bergamaschi con la passione per l’heavy metal ha deciso nuovamente di invitare la band a calcare i palchi del Belpaese. Onore dunque ai ragazzi di Metal for Emergency, che hanno permesso a tutti noi fan italiani di poter gustare le performance dei Mago de Oz senza dover fare centinaia di chilometri. Causa lavoro e traffico congestionato purtroppo mi perdo le esibizioni di Holy Shire e Vallorch, le due band di supporto della serata, arrivando al campo sportivo di Cenate Sotto proprio sulle note conclusive di questi ultimi. Giusto il tempo di un giretto per gli stand e per un paio di birre che subito attaccano i Mago de Oz, incalzati dal numeroso pubblico accorso al grido di “Mago, Mago!”.

Personalmente ero molto curioso di vedere all’opera il nuovo singer Zeta, che nel 2012 ha sostituito lo storico cantante José Andrea. Devo dire che la performance del nuovo singer è certamente buona, ma ho avuto come l’impressione che sui pezzi storici della band non fosse all’altezza del suo predecessore. Ad ogni modo, molto apprezzata è stata la performance dell’altra singer Patricia Tapia, che da quando José Andrea ha lasciato la band è divenuta una sorta di co-singer della band, tanto da cimentarsi anche in una performance solista su uno dei miei pezzi preferiti della band, la danzerecchia “Y Ahora Voy A Salir”.

I Mago de Oz riescono bene ad alternare i brani più nuovi, tratti dall’ultimo “Hechizos, Pócimas Y Brujería” (un disco che, sinceramente, non mi ha particolarmente impressionato), ai grandi classici della band, quali “Hasta Que El Cuerpo Aguante”, “Molinos De Viento” e “El Que Quiera Entender Que Entienda”, solo per citarne alcune, così che l’esibizione risulta complessivamente molto gradita dai presenti. La chiusura, naturalmente, è affidata alla mitica “Fiesta Pagana”, che manda in visibilio il pubblico presente.

In conclusione, un’esibizione molto convincente quella dei nostri, anche se naturalmente in tono minore rispetto agli show proposti in Spagna (dove costumi e scenografie spettacolari accompagnano le loro esibizioni). Del resto, essendo in Italia non possiamo che accontentarci. Da ultimo, una menzione speciale per gli organizzatori, i ragazzi di Metal for Emergency: organizzazione semplicemente perfetta in tutto e per tutto. Concerto gratuito e ricavato della serata in beneficenza, consumazioni di ottima qualità e a prezzi onestissimi, suoni eccellenti, orari rispettati al secondo. Cosa chiedere di più?

(Francesco Tortora)