Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
ANGEROT – “Seofon”

(Redefining Darkness Records) È il quarto disco degli americani Angerot, band da sempre dedita ad un death metal meravigliosamente d’oltre oceano, la quale anche questa volta, come nei tre precedenti capitoli, schiera svariati ospiti di spicco capaci di rendere la proposta ancora più alettante. (altro…)

(Scarlet Records) Lo stile è tipicamente quello della scuola di Göteborg nonostante i Celestial Wizard siano di Denver, Colorado. Annullate le latitudini e possente aderenza al sound che ha reso celebri grandi nomi svedesi, tra i quali i Dark Tranquillity 
(Iron Bonehead Productions) Al di là del nome lovecraftiano, questa creatura nata nella Pennsylvania, si adagia su tematiche legate ai vampiri, come già nel 2023 il primo album 
(Antiq Label) Un suono che disegna epica, atmosfere, universi interi. Eminentia Tenebris traccia un orizzonte stilistico ben preciso con “Whispers of the Undying”, nonostante la band non sia spalleggiata da una produzione sana e valida. Un album di
(Selfmadegod Records) Un esercizio oppure uno scherzetto o magari una follia “Psudoktrination”. Shuttle Mission Specialist Roger, ovvero Steinar Kittilsen, norvegese e polistrumentista che con questo
(Metal Blade Records) I Byzantine dopo otto anni pubblicano un nuovo album. La band che aveva subito una lunga pausa di riflessione nel 2007, proprio poco dopo avere pubblicato l’album “Oblivion Beckons”, si
(Heavy Psych Sounds) Va riconosciuto che questo è il primo ascolto per gli Electric Citizen nonostante il quattro nel titolo indichi appunto il quarto album in studio. La band nasce infatti a Cincinnati nel 2012 e il nuovo
(Xtreem Music) Mostruosa creatura al secondo album, il primo è “Regurgitated into Existence” di soli tre anni fa. I Deathgoat mettono in scena un death metal marcio e colmo di oscurità, denso di quello stile che si è udito in Svezia nei suoi primi anni di vita. I 
(Dominance of Darkness Records / Korpituli Productions) Dal nord della Finlandia, con il black metal esposto in maniera si cruda e fredda ma nel verso dei finlandesi, cioè con buone concessioni alle 





(I Hate Records) Il quasi sessantaduenne, il 23 agosto, Johan Langquist si lancia in questo progetto solista che vorrà portare anche sui palchi per esibirsi di fronte al pubblico. Langquist, voce dei Candlemass ed ex di Jonah Quizz, si presenta dunque come 

(Century Media Records / Sony Music) “Heimat” vuole confermare, cementificare, l‘essenza stessa della band tedesca percepita negli ultimi lavori realizzati. Heaven Shall Burns inaugurano la loro carriera nel 1995 e dunque viene difficile al giorno
(High Roller Records) William J. Tsamis, il fondatore dei Warlord di Los Angeles, ci ha purtroppo salutati il 13 maggio del 2021 all’età di 60 anni. Un evento triste che ha visto comunque la band reagire 


(This Charming Man Records) Da Berlino arrivano questi autori di un punk a tratti sintetico e in altri sopra le righe, con eccedenze nel garage rock e altre influenze lambite, stravolte e prese in giro o
(Pulverised Records) “Mysteries Of A Flowery Dream” sembra un assemblaggio tra post e blackened death metal, con richiami ai Mgla, Cult Of Luna di un tempo, i Mayhem, Sulphur Aeon e Vltimas. Riferimenti
(Heavy Psych Sounds) Immaginate qualche linea melodica cara a una band krautrock, punk e la sua successiva versione new wave/goth inglese, in più quelle atmosfere più o meno spaziali e visionarie degli Hawkwind, però quelli della fine anni degli anni ’70. Un mostro 
(Ripple Music) Nuovo album, il secondo, per la band di Portland, USA. Per l’intensità dei suoni, nel verso della forza e qualità, di marca sludge e con sporadiche sfumature appena stoner e doom, “Chaos and Catastrophes” sa
(Prophecy Productions) Il progetto Hexvessel di Mathew McNerney ha assunto negli anni dimensioni sempre diverse, attraverso una concezione musicale in divenire da parte del musicista inglese. “Nocturne” è un titolo perfetto per descrivere questo album
(Noise Appeal Records) Dietro una bellissima ed enigmatica copertina, esce quel che sembra essere il secondo album degli austriaci Burning Flags, una simbiosi di punk e rock alternativo, molto più efficace e coinvolgente di tanti nomi noti, famosi e ormai incapaci di dire qualcosa di nuovo. 