MESARTHIM – “Isolate X” (Compilation)

(Avantgarde Music) Gli australiani Mesarthim sono diventati una band di culto, con il loro prolifico decennio di attività durante il quale hanno pubblicato ben sei album, oltre ai vari EP. (altro…)

(Avantgarde Music) Gli australiani Mesarthim sono diventati una band di culto, con il loro prolifico decennio di attività durante il quale hanno pubblicato ben sei album, oltre ai vari EP. (altro…)

(Avantgarde Music) Giungono al secondo appuntamento gli sloveni Kamra, a tre anni da “Cerebral Alchemy”, regalandoci anche questa volta quaranta minuti di black metal senza tanti compromessi. (altro…)

(Crime Records) Più che “Echoes From The Past”, riterrei più opportuno intitolare questo album “Screams From The Past”, nel senso che il sound dei norvegesi Chasing Demons è completamente radicato al metal di trentacinque – quaranta anni or sono. (altro…)

(Fighter Records) Settimo album per i torinesi Airborn, terzo capitolo della trilogia fantascientifica “Lizard Secrets” dopo “Land Of The Living” del 2018 ed il secondo capitolo “Age Of Wonder” del 2020. Una saga piuttosto ambiziosa quanto affascinante, scritta da una band estremamente valida che ha inspiegabilmente raccolto molto meno di quanto ha seminato. (altro…)
(Metal Blade Records) Nonostante non si siano mai fermati, erano almeno undici anni che i Wretched non incidevano un album. Questo manipolo di musicisti di Charlotte, North Carolina, con “Decay” si operano in quella che è una magistrale interpretazione del concetto di (altro…)

(Amor Fati PRoductions) Creano un assalto sonoro oppressivo, disturbante e lacerante gli svizzeri Antiversum, giunti ora al secondo album. Oltre il black, oltre il doom, oltre il death, un turbinio di suoni violenti, un universo infestato da un’atmosfera tossica, dentro un nulla cosmico assoluto nel quale non c’è speranza di vita, se non in qualche sconosciuta forma molto lontana da quelle a noi note. (altro…)
(Season Of Mist) Creatori di mondi e di epopee, di oscurità e incubi, attraverso toni maestosi e avvolgenti, questo sono i Der Weg Einer Freiheit. I bavaresi sono al sesto album in poco più di tre lustri, un lasso di tempo nel quale hanno lavorato con pazienza al loro black metal. La band arriva da un retaggio quasi sperimentale del genere, portandoli a dilatare i loro pezzi, assumendo (altro…)

(Void Wanderer Productions / War Productions) Dopo un paio d’anni di gavetta e due EP, debuttano gli americani -dal New Jersey- Henere, offrendo un melodic black metal con una buona ispirazione, ben suonato, ricco di chitarra solista, supportato da linee di basso calde, un drumming possente e parti vocali indovinate anche se tutt’altro che originali, visto che seguono sostanzialmente la scuola di Abbath. (altro…)

(Nuclear Blast Records) Nonostante un approccio molto aggressivo meravigliosamente legato ai primi anni, “Serpent On The Cross” -il primo brano di questo nuovo album della band inglese- suona così dannatamente ‘Paradise Lost’, un marchio di fabbrica che non è legato ad una delle loro epoche stilistiche, piuttosto a una intera brillante carriera. Benvenuti al loro diciassettesimo album, benvenuti al loro trentasettesimo anno di attività! (altro…)
(Ripple Music) È lampante come i Warcode siano indebitati con i Black Sabbath, tanto che addirittura il timbro vocale di Stefano Fiorelli, anche chitarrista, spesso si approssima a quello di Ozzy. I pesaresi sono una diretta discendenza, anzi una manifestazione del doom metal più tipico, capace di pompare nelle orecchie (altro…)

(Massacre Records) Decimo anno e secondo album per i bavaresi Maahes. Potenti, cathcy, oscuri, travolgenti, molto orchestrali e decisamente feroci, offrono un disco corposo il quale con le bonus track supera l’ora di durata, senza comunque mai risultare ripetitivo o ridondante. (altro…)
(Metal Blade Records) Un musicista trasversale Gautier Serre, in arte Igorrr appunto, che ha propinato nei suoi lavori e con l’ausilio di validi musicisti, una gamma di sonorità, stili e funamboliche idee che hanno reso il suo marchio celebre. Ogni nuovo album di Igorrr è un’attesa perché non si sa mai cosa (altro…)
(Reigning Phoenix Music) “Draconian Darkness II” raccoglie materiale avanzato dal precedente lavoro in studio, l’album “Draconian Darkness” pubblicato lo scorso anno. L’EP contiene il singolo “Carnivore”, “Forefathers” e poi tre pezzi: la versione dal vivo di “Burning Sky”, la versione acustica di “The Gale” e quella orchestrale di “Grave”. Queste ultime sono (altro…)

(BATTLESK’RS Productions) In oltre vent’anni i blacksters francesi Malhkebre hanno forgiato due dischi (nel 2014 e nel 2019), oltre a vari EP, split e demo. Per questo ormai morente 2025, la scelta è ancora EP, due brani, poco meno di un quarto d’ora, ma tanta energia, una potenza evocativa unica, incisiva, identificativa. (altro…)

(Nomad Snakepit Productions) EP di debutto per Doom Cult Commando, terzetto tedesco nel quale milita Infernal, chitarrista dei Desaster, qui in veste di bassista per un progetto dove la componente thrash della band madre viene meno, in favore di un black metal più ‘raw’ ed oltranzista. (altro…)
(Noise Records) L’opera raccoglie per la prima volta insieme i primi tre album dei Kamelot e nella versione vinile colorati e CD: sono “Eternity” del 1995, “Dominion” del 1996 e “Siége Perilous” del 1998. Le tre versioni rimasterizzate, in più per “Siége Perilous” figurano tre versioni demo di “Kings Eyes” intitolata però “Look Through These Kings Eyes”, “Milllennium” (altro…)

(Sphynx Music/Listenable Records) Rock’n’roll sotto steroidi, hard rock esplosivo, heavy metal provocante: la rocker francese Lucie Sue non scherza, non perdona. È il suo secondo disco, ha pubblicato un sacco di singoli, un sacco di video, ha pure suonato sul palco del celebre Hell Fest e non ha nulla da temere nei confronti di qualsivoglia collega della scena hard ‘n’ heavy. (altro…)

(Nomad Snakepit Productions) I danesi Arkæon sono in circolazione da qualche anno, hanno pubblicato un disco, “Parasit” nel 2022 (I, Voidhanger Records), ma tornano ora alla dimensione demo (il terzo in carriera), un lavoro già uscito l’anno scorso su cassetta e in forma indipendente, ma ora riproposto in vinile limitato e colorato dalla Nomad Snakepit Productions. (altro…)

(Nomad Snakepit Productions) Non è un album, nemmeno un EP… è un demo, un dannato demo che nel 2025 sfida tutti osando uscire solo su cassetta e in sole 100 unità: sto parlando del progetto one man band dello svedese Mörk, all’anagrafe Yonas Lindskog, anche dei Malign, Fienden nonché chitarrista live dei Watain! (altro…)

(Nomad Snakepit Productions) Dopo qualche anno di silenzio tornano gli olandesi Bezwering regalandoci un EP molto suggestivo, coinvolgente, meno di un quarto d’ora di pura e tetra emozione. Due soli brani che vagano nei misteri occulti della loro terra, la zona dello Veluwezoom, attraverso ritmiche marziali e risvolti melodici più vicini a certe varianti del death che del black. (altro…)

(Massacre Records) Se nel vasto mondo del metal c’è un genere che ha mantenuta intatta una certa coerenza, questo è sicuramente il power metal americano, caratterizzato da sonorità in bilico tra il metal tradizionale e la furia del thrash metal; uno stile portato avanti da formazioni come Vicious Rumors, Metal Church, Jag Panzer e Helstar, tutte band che hanno saputo costruire negli anni una solida fan base, senza per questo diventare mainstream. (altro…)
(Karisma Records) Questo è il progetto solista di Kim Ljung, anche autore, paroliere e bassista di Seigmen e Zeromancer, un artista che ci ha già ci ha allieto con pubblicazioni quali “Villa Carlotta 5959” e “Sauda”. (altro…)
(Napalm Records) La dea Trivia, ovvero un riferimento a tre dee dell’antichità romana e greca. Questa parola racchiude la triplice natura delle divinità, ma l’album dei Year Of The Goat vuole richiamare particolarmente l’attenzione su Ecate, dea degli inferi, madre delle streghe. Con “Trivia Goddess” la band svedese vuole ritornare sulla storia e le tradizioni che (altro…)

(InsideOut Music / Sony Music) Non posso non ammirare il genio deviato di Arjen… con le sue molteplici personalità che si manifestano in tutti suoi progetti musicali nei quali lui è sempre il mastermind circondato da un manipolo di cantanti e musicisti sempre di altissimo livello. Ayreon, Star One, Ambeon, Guilt Machine, The Gentle Storm e altri, oltre a questo progetto che porta il suo nome e che giunge al quarto album in trentadue anni di storia, il primo da tredici anni a questa parte (tempo durante il quale le altre ‘band’ ci hanno regalato svariati lavori), quando uscì “Lost in the New Real”. (altro…)

(Northern Silence / Brilliant Emperor) Instancabili gli australiani Pestilential Shadows, i quali giungono all’ottavo disco in oltre vent’anni di onorata carriera. Un black metal trionfante, trionfale, ricco di melodia, ricco di assoli, che non rinuncia a cori, ad atmosfere suggestive, ad impeto marziale, regalando il giusto spazio a ciascuno strumento grazie anche a una registrazione equilibrata e di alta resa. (altro…)
(Pelagic Records) I Barrens fanno parte della galassia generata dalla Pelagic Records, dunque Druids, God Is An Astronaut, Mono e altri. Sono svedesi, di Göteborg, hanno un’esperienza ventennale nella scena musicale e pubblicato per Denovali, suonato con Mogwai per citarne alcuni, inoltre “Corpse Lights” è prodotto da Kristofer Jönson, già loro sostegno (altro…)
(Purity Through Fire) Un progetto che nasce attraverso le intenzioni di un duo ucraino che pare al momento si trovi in Germania, avvalendosi di un batterista per le registrazioni. Sono Styrr e Ingvarr, entrambi multistrumentisti e al microfono. Lycane è il batterista a supporto, oltre all’intervento di due coriste in alcuni pezzi. Il secondo album degli Schreigarm è (altro…)
(Inverse Records / Meara Music) Sono elementi provenienti da varie formazioni i finlandesi I, Cursed, i quali sono fanatici del tipico sound svedese sospeso tra grind e death metal, modellato attraverso una produzione ovviamente curata. Finlandesi dunque ma con principi della vicina Svezia per questa manciata di minuti nei quali i pezzi vengono sparati fuori a raffica (altro…)

(autoprodotto/Nadir Music) Compiono 30 anni i genovesi Il Segno del Comando, band con uno stile che riesce a collocarsi a cavallo di molteplici generi, dal prog al doom, dal metal al un rock esoterico, passando per il dark, per il jazz e qualsiasi altra direzione sonora diventi necessaria per esprimere la profondità spirituale del mastermind, il Maestro (e virtuoso del basso) Diego Banchero, il quale ama farsi ispirare dalle opere di Gustav Meyrink. (altro…)

(Go Down Records) Trasuda energia da vendere “The Future Is Now”, nuova fatica per i marchigiani Mad Dogs, fautori di un garage rock dalle forti tinte punk senza fronzoli, caldo, viscerale e diretto, sulla scia di realtà come Hellacopters e Gluecifer, ma con una carica passionale ed emotiva che rende il sound della band unico ed emozionante, quanto aggressivo e sfrontato. (altro…)

(Mighty Music) Finalmente del sano metallo! Gli inglesi Fury, in giro da quindici anni e giunti al quinto album in studio, tornano con un lavoro irresistibile! Con “Interceptor” mettono letteralmente una marcia in più, in quanto non canta più solo il membro fondatore (e chitarrista) Julian Jenkins: è entrata in pianta stabile anche Nyah Ifill (ex Aramantus), una vocalist potente, grintosa e dotata di una radice soul che si combina perfettamente con la voce rock del mastermind. (altro…)

(BMG) Partiamo dalla dichiarazione: “Le leggende del rock Mötley Crüe, hanno annunciato l’uscita di ‘From The Beginning’, una nuovissima raccolta di singoli in arrivo il 12 settembre 2025 tramite BMG. Lo stesso giorno in cui i leggendari rocker daranno il via alla loro attesissima residency di 10 concerti al Dolby Live at Park MGM di Las Vegas, NV’. (altro…)

(Non Serviam Record) Band che emerge dalla scena black di Barcellona, che debutta con un certo impeto, regalando un album di black metal sinfonico aggressivo, violento, certamente teatrale, ma non per questo meno aggressivo e sulfureo. In verità si tratta di un mezzo debutto, visto che quasi tutti i membri hanno già militato negli Oblivion, entità che comparve (per poi scomparire subito dopo) nel 2003 con un demo (“Stormy Eyes of Revenge”) , prova che condusse la formazione in giro per l’Europa, anche in tour con i norvegesi Ancient, prima dell’oblio. (altro…)

(Godz Ov War Productions) Una pesante ma ben bilanciata interazione tra death e thrash metal, quella esposta dai polacchi Pandemic Outbreak al secondo album in studio intitolato “Torment Beyond Comprehension”. Suonano davvero bene e ogni pezzo scorre liscio tra sussulti potenti e passaggi anche articolati con vivaci spunti (altro…)