(Narnia Songs) I Narnia avevano davvero iniziato con il botto (“Long live the King” è oggettivamente un grande disco), ma poi si sono afflosciati per strada (“Curse of a Generation” è oggettivamente un pessimo disco); dopo quattro anni di pausa e la reunion hanno prodotto il disco autotitolato, null’altro che un compitino fatto bene, e tale reputo anche il nuovo “From Darkness to Light”, tutto compreso l’ottavo disco in studio degli svedesi. Christian Liljegren e CJ Grimmark di nuovo non rischiano niente: dai testi spiccatamente cristiani (ma quasi sempre ripetitivi) alle melodie, tutto è fin troppo rassicurante e ordinario… La opener “A Crack in the Sky”, tastierata come da protocollo, assume un andamento quasi progressive; hard rock patinato per il mid-tempo “Has the River run dry”, mentre “The Armor of God” ha invece quei piacevoli toni da power scandinavo fine anni ’90, molto vicino agli Stratovarius ma forse per certi versi più squillante e laccato. “The War that tore the Land” si chiude con un lungo coro di ‘Alleluja Amen’ che forse non sarà la cosa più true metal del mondo, ma fa comunque la sua figura; altro mid-tempo potente, ma con grandi aperture melodiche, per “I will follow”, poi la tracklist è chiusa dal brano che dà il titolo al disco, suite in due parti basata su toni emozionali e solenni, ma che nella coda strumentale raggiunge toni alla Pink Floyd! Risultato buono, sia chiaro, ma sembra che i ‘nuovi’ Narnia tentino di sforzarsi il meno possibile per piacere al loro pubblico!

(René Urkus) Voto: 7/10