coponstage(Tsunami Edizioni) Le canzoni possono essere buone o no, a volte sanno essere addirittura immortali e spesso dietro hanno una storia o dei fatti. Luca Fassina è consapevole di tutto questo e con “On Stage – Back Stage” scrive di 100 pezzi memorabili,dall’alternative rock al metal o meglio dal ’65 al 2011, facendolo attraverso un taglio tra il personale e la rassegna di informazioni storiche e sintetiche ricostruzioni di carriere. Sembra una raccolta di epifanie ragionate questo volume e tutte nate dal pretesto di discorrere di alcune canzoni celebri, indimenticabili, svelandone retroscena e segreti, oppure il pretesto è solo quello di raccontare di una band e non della canzone presa in esame (vedi “Dr. Stein” degli Helloween”, “Shake Me” dei Cinderella, “The Forest Whispers My Name” dei Cradle Of Filth). Il risultato è sempre lo stesso: costruire frammenti di storie e realtà, spesso coinvolgendo le parole dei diretti interessati e magari affiancandole con le oneste opinioni dell’autore su alcuni artisti. Lettura veloce, comunque godibile, piccoli morsi di storie, eppure proprio l’essenzialità del volume e delle cento schede alla fine non lasciano completamente  il segno sul lettore. Magari istruiscono i più giovani, ma qualche musicofilo di vecchia data troverà alcune analisi insoddisfacenti, anche se non mancano quelle importanti in “On Stage – Back Stage”: le righe su “Bohemian Rapsody dei Queen sono indicative su quanto lavoro occorresse per registrare musica negli anni ’70 e prima ancora, “Falling to Pieces” e “Sweet Child O’ Mine” sono pagine che riescono a descrivere il caos e l’improvvisazione dai quali sono nate due band epocali come Faith No More e Guns ‘N’ Roses. La scheda di “Jesus Built My Hotrod” descrive al meglio cosa è Al Jourgensen e i Ministry, mentre il passo di “Enter Sandman” sull’approccio di Bob Rock nei confronti dei Metallica è illuminante.

Lettura comunque godibile, segnata dal limite della brevità e della sintesi. Personalmente preferirei leggere, nel tempo, buone biografie, magari sempre pubblicate dalla Tsunami, le quali diano una visione globale degli autori di queste 100 immortali. Tuttavia “On Stage” è stato concepito in questo modo, per raccogliere nelle pagine i tanti nomi e icone, protagonisti e artisti consumati che hanno fatto da colonna sonora alla nostra esistenza attraverso canzoni scelte arbitrariamente dall’autore del testo.

(Alberto Vitale)