(autoproduzione) AcidBrain cela il polistrumentista Anthony Cotter che aiutato al microfono da Steve Rasmussen imbastisce una saga dell’orrore mossa da incubi, pulsioni distruttive, perversioni e squartamenti attraverso il death metal con influssi grindcore. Sedici pezzi dalla durata generale mai eccessiva e con qualche cambio di passo e soprattutto tonnellate di riff che edificano una galleria di morte, sangue e brutalità allucinante. Accelerazioni e rallentamenti creano dunque questo mostruoso universo. Steve Rasmussen declama le sue storie di mutilazioni con quel tono vocale arso che parte roco per sfociare in un semi-scream e con aggiunte di occasionali inflessioni in growl. Alla sua prestazione si sommano anche quelle di alcuni ospiti provenienti da Vulvodynia e NecroticGoreBeast e altri ancora. Tra i pezzi anche una cover degli Slayer, “Dead Skin Mask”. “The Lust Murders” è il secondo album per Cotter e Rasmussen come AcidBrain e rappresenta una torturante progressione di morte che vuole essere dell’estremismo espresso con un suonare ordinato.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10