copcyrax(Musea Records) Gli esordienti milanesi Cyrax confezionano un debut album breve (sette pezzi per circa 33’) ma decisamente interessante, che si ribella immediatamente a ogni tentativo di collocazione in un genere piuttosto che in un altro. Vediamo perché. “Doom against the Hell”, la opener, mescola in modo intelligente più stili e atmosfere: diversi spunti elettronici, un mood generalmente progressive, ma anche un ritornello che starebbe bene in un disco dei Rhapsody of Fire! Indiavolata e a tratti impazzita “My Kingdom for a Horse”, naturalmente dedicata a Riccardo III; “Fight” è il pezzo più classico e più tirato, ma non per questo il meno interessante, dato che mostra la perizia dei singoli strumentisti. “Last Call” ha addirittura il fascino del prog anni ’70, con le sue tastiere sintetizzate dai suoni talora emersoniani, ma anche una sezione da soft rock della decade successiva. Si chiude con “Feel the Essence of Blues”, che non solo naturalmente ha a che fare con il genere citato nel titolo, ma presenta addirittura, in alcuni passaggi, un approccio da musica soul! Un disco vario e accattivante, che piacerà a chi nel progressive cerca soprattutto la rottura, la sorpresa e i passaggi imprevedibili.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10