(Avantgarde Music) Ormai tornati in piena attività, i francesi Dark Sanctuary danno seguito al loro EP “Iterum” (recensione qui) uscito un anno fa… ed ecco che questo “Cernunnos” è il primo full length che la band propone negli ultimi… quattordici anni! È la dark atmosphere il loro campo di battaglia: suoni dolci, delicati, ma anche epici, trionfali e marziali; il tutto con pianoforte imponente, con strumenti etnici dominati, cori suggestivi e quella malinconica e travolgente voce femminile. Con uno stile che i gusti moderni possono far risalire all’ecosistema di acts quali Heilung e Wardruna, l’album regala undici ipnotici brani che cantano di Cernunnos, l’antico dio celtico della fertilità, un simbolo del ciclo biologico della natura, una rappresentazione divina della vita, della morte, della magia della nostra esistenza. Un dio che supervisiona il sonno invernale ed il seguente risveglio primaverile. Forse l’unico vero dio che può rappresentare la rinascita dei Dark Sanctuary!

(Luca Zakk) Voto: 8/10