(Non Serviam Records) Primo full length per Death Reich, formazione svedese fondata nel 2018 da Jonas Blom (Runemagick, ex Sacramentum) e con due EP all’attivo (recensione qui e qui). Prima di evolvere il proprio death metal in una direzione più brutale e moderna, i Death Reich suonavano un death di matrice statunitense, tipico delle produzioni di Scott Burns; un particolare da tenere in considerazione e che spiega certi passaggi ricchi di groove, pur se velocizzati e brutalizzati a dovere. La title track è una sorta di intro marziale e percussivo, in perfetto stile Morbid Angel era “Formulas Fatal to the Flesh”, due minuti e mezzo di tensione prima di scatenare l’armageddon con “World War”, autentica badilata nelle gengive, una furia incontenibile che unisce Dismember, Morbid Angel e Malevolent Creation, con una vena thrash che ricorda un po’ i brasiliani Rebaelliun. “Atrocity” è più claustrofobica ed oscura, pur mantenendosi su velocità vertiginose e richiama più da vicino i Morbid Angel. Dopo tutta questa furia belluina, la strumentale acustica “The Death of the Peace of Westphalian” porta la classica quiete dopo la tempesta, regalandoci un momento rilassante che mette fine alle ostilità. Un album fresco e diretto, che pur senza inventare nulla, ci regala mezz’ora di brutal death di alta qualità.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10