(Metal Blade Records) Un duo schizofrenico quanto geniale quello formato dalla cantante Chaney Crabb e dal batterista e chitarrista Navene Koperweis che corrisponde al nome di Entheos. Nuovo album all’insegna del death metal più evolutivo e dissacrante di sempre. “Time Will Take Us All” è un impasto di death metal, thrash, djent metal e con sfumature technical e addirittura brutal in certi momenti. Più elementi di stile si sommano, intersecano e si sostituiscono tra loro in una misura stupefacente. Nove pezzi nei quali il cantato è un growl greve alternato da uno scream malefico e intorno una caterva di pattern ritmici che esplodono senza sosta. Il lavoro chitarristico è oltremodo impressionante. Scale che si rincorrono e riff che si frammentano, si smontano e si ricompongono senza sosta. “Time Will Take Us All” è una frenetica quanto millimetrica scomposizione della materia sonora che diventa una mitragliatrice di soluzioni, le quali ospitano però anche una buona serie di melodie. Uno scenario cupo ed esasperato che può lasciare il posto a un techincal death metal cinico quanto intriso di melodie brevi ma di una certa intensità. Nonostante tutto Entheos marciano in un tracciato che li porta ad essere una teorica band metal-progressive. A coronare questa fiera di cose e suoni, entra in gioco anche qualche orpello elettronico e giochi di consolle che permettono di aggiungere piccoli particolari che uniti al tutto rendono l’album ancora più intrigante e nel quale si avverte una tensione, una minaccia. Infatti i testi nascono dopo un brutto incidente in scooter che ha causato alla cantante ben 100 punti di sutura sulla faccia! Al di là dei pensieri e speranze sul rimettersi in sesto, del ritornare come prima, Chaney Crabb ha sviluppato la presa di coscienza sul concetto del tempo: che passa, scorre, che utilizziamo per fare cose, pensare, sperare. «Il tempo che passiamo concentrati su cose che non contano assolutamente. Il tempo che scivola via mentre sentiamo la vita che ci passa accanto – e il tempo che ci resta in questa vita. “Time Will Take Us All” è la nostra comunanza umana e sembrava il nome perfetto per questo viaggio musicale».

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10