(Praetorian Sword Records) In ambito metal mi ritengo un purista, nel senso che, pur amando quasi tutti i sottogeneri, non mi esalta quando essi vengono mescolati tra loro; per esempio sono patito del thrash metal e non disdegno il black, ma quando sento parlare di blackened thrash metal storco il naso perché spesso mi trovo davanti a lavori incompleti ai quali mancano, alla fine, sia l’energia che spinge al pogo del thrash che l’oscurità del black. Non è questo il caso degli Exordium Mors, band neozelandese che già nel 2014 ha saputo stupirmi con il notevole debutto “The Apotheosis Of Death” (recensione qui), e che ora si conferma in grado di accontentare sia gli headbangers più incalliti che i blacksters più integralisti. Non so quale sia la loro formula compositiva, fatto sta che ogni elemento è perfettamente inserito nel tessuto musicale in cui ogni genere (thrash, black ed anche qualche spruzzata di death) viaggia all’unisono con gli altri, creando un amalgama piuttosto raro. “Crown Of Dust” è epica e solenne, ma con grandi assoli, accelerazioni disumane ed un riffing contorto, il tutto reso orecchiabile da melodie quasi impercettibili che non minano assolutamente la brutalità imperante. “Surrounded By Serpents” parte come una cavalcata alla Bathory, per poi accelerare brutalmente, seguita un intermezzo melodico dal sapore maideniano prima della sfuriata finale. Un ottimo ritorno per una band che sa giocare con i generi estremi e fonderli come poche altre formazioni sanno fare.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10