(Onism Productions) Black annichilente quello dei Lifelost, dalla Spagna e qui al loro secondo lavoro sulla lunga distanza. Dopo una breve ma evocativa intro, ecco arrivare musica dura, estrema, ma caratterizzata sin dall’inizio da trovate e soluzioni molto ricercate ed eleganti. A partire dalle continue e onnipresenti basi su cui si adagiano le composizioni, a mezza via tra l’epico e il canto blasfemo. Il black qui proposto, pur risultando alquanto oltranzista nella resa finale, sembra quasi uscito da un intento avantgarde, più che dalla voglia di proporre il solito black trito e ritrito. Ecco allora 40 minuti e più di musica malsana ma pregna di significati esoterici, semplice e diretta quanto simbologicamente criptica. Se i Lifelost volevano colmare il gap tra il black più sanguigno e il black a tinte siderali, beh, ci sono riusciti…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8,5/10