copmanegarm4(Black Lodge Records) Dopo quelle di “Nordstjärnans Tidsålder” (QUI), “Havets Vargar” (QUI) e “Dödsfärd” (QUI), arriva da parte della Black Lodge Records anche la ristampa di “Vredens Tid”, quarto album dei Månegarm e indiscutibilmente una delle loro prove migliori. Il sound ha ormai preso una chiara direzione, e la maturità sonora è evidente rispetto alle prove precedenti. Dopo il viking arcigno, ma sempre a tratti illuminato dal violino, di “Sigrblot”, abbiamo la molto varia “Skymnigsresa”, che passi da sprazzi allegri a solide sezioni ritmate. Con “Köloga Trolltand” i lupi osano finalmente un brano più lungo (circa sette minuti), che si rivela incredibilmente epico e possente, ed ha inoltre una struttura molto cangiante, che passa dal maestoso riff bathoryano a rotture di velocità black. Belli anche gli andirivieni della titletrack, che va da momenti acustici con voce femminile ad altri di furia pagana, a testimonianza di una ulteriore evoluzione del sound. I veri capolavori sono in chiusura: la lunga e fluviale “Hemfard”, che unisce black, folk, pagan e viking (sì, per chi scrive sono quattro generi differenti!) in un ibrido che incredibilmente riesce a tenere tutto insieme… e peraltro in modo magnifico; e la ballad acustica “Segervisa”, fiera e quasi commovente nei suoi cori che sanno di antiche leggende. Se dovete scegliere da dove iniziare con queste ristampe, consiglio certamente “Vredens Tid”.

(René Urkus) Voto: 8/10