(Inferna Profundus Records) Uno split di matrice sudamericana che farà felici i più intransigenti tra gli ascoltatori del metallo nero. I Mánþiel se ne escono con tre tracce molto pesanti, il cui caratteristico cantante è tra quelli più gutturali che io ricordi da quando ascolto il black. Tutto attorno alla cavernosa voce, strumenti registrati davvero al limite dell’ascoltabile. Riff e sonorità tipicamente norvegesi per un tributo nemmeno tanto celato al black propriamente detto. Gli ecuadoriani Wampyric Rites, autori di quattro tracce, decidono di comprendere tra queste una intro e una outro, entrambe piuttosto scialbe e banalotte… mentre le due tracce centrali sono invece più centrate, decisamente più veloci e ruvide rispetto. Quanto proposto dal primo gruppo, ma sempre sul pieno versante del black metal più classico e sotterraneo. Anche qui la registrazione è volutamente molto rovinata, ma congeniale all’atmosfera malata che si vuole trasmettere. Niente di nuovo, certo, bensì una rinnovata ovazione per una musica immortale, fatta con tatto e criterio…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10