(UNFD) Sono tanti i motivi trattati nei testi di “Stargazer”, i quali vertono principalmente sul dolore, la perdita, il sesso, l’assuefazione. Sarà forse questo il motivo per il quale “Stargazer” è un album che si apre a più atmosfere e modi di suonare e interpretare sia i testi che la musica da parte del quartetto della Florida. Moodring è una band alternative metal e in questo album recitano anche su orizzonti nu metal, occasionalmente metalcore, nonché verso sfumature dense di elettronica e con qualche colpo d’occhio verso il pop, a causa anche della scelta per il cantato e conseguentemente per l’arrangiamento musicale in un po’ di ritornelli e strofe sparse. In “Peel” per esempio. Più stili che nascono in momenti dei pezzi oppure sono l’ossatura principale di essi. Ogni volta dunque i Moodring avanzano evitando percorsi consolidati e ripensano il loro suonare cambiando registro. Insomma le canzoni di “Stargazer” riescono, in buona parte, ad essere dissimili tra di loro. A causa dell’arrangiamento, di un uso consolidato o meno dell’elettronica, anche per via del riffing più o meno marcato, sono esempi di come ogni canzone possa avere un significato diverso dalle altre. La title track, guarda caso anche singolo, è una canzone dalla forma canonica e risulta gradevole e ruffiana. Invece la seguente “N.I.K.E.” si materializza come un industrial graffiante e deciso. “Xeno (Foreign Love) è un alternative metal con influssi eterei, d’atmosfera. “Disintegrate” è un’altra canzone molto catchy e appunto con una sottile vena pop.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10