copneptune(Earthquake Terror Noise) Secondo full length per i Veronesi Neptune, band nata nel 2000 dedita ad un melodic death metal di stampo Scandinavo sulla scia di gruppi come In Flames e Dark Tranquillity. L’album, rispetto al precedente “Acts Of Supremacy” ha un taglio più aggressivo e diretto, un approccio più thrash alla Hatesphere. L’apertura spetta a “Into The Organic Age”, intro acustico molto suggestivo e rilassante. È la quiete prima della tempesta scatenata da “Of Courage And Honour”, canzone in cui già emergono tutte le caratteristiche del sound del gruppo: riffs assassini intervallati da stacchi melodici, una voce in growling alternata a clean vocals creano un impatto sonoro davvero notevole. “Renaissance” rincara la dose di aggressività che si stempera solo nel finale con un riff melodico e cantato pulito. Ritmi sostenuti anche per la successiva “Last Silent Riot”, inframezzati da rallentamenti e voci pulite in stile metalcore, genere che caratterizza fortemente la successiva “Lost In A Lie”, canzone per certi versi vicina a certe cose degli As I Lay Dying. “Future Deliverance” è più vicina agli In Flames di Clayman soprattutto per il cantato davvero simile a quello di Anders Frieden. Impressionante il lavoro delle chitarre in fase ritmica dove riescono a ergere un muro sonoro impenetrabile. Su “Drifting” la voce pulita duetta per buona parte della canzone con quella in growling creando un contrasto davvero ben riuscito. “Rampage Of Vengeance” parte con un riff thrash affilato come un rasoio per una canzone in cui la parte melodica gioca un ruolo marginale limitato al ritornello. “In Collision” riporta l’album in territori metalcore, con le voci pulite che ingentiliscono l’assalto frontale delle chitarre. “Extinction” è uno dei pezzi più aggressivi dell’album, la voce death metal è davvero brutale. Il cantato pulito nel ritornello, in questo caso rovina un po’ il risultato, smorzando la carica aggressiva della canzone. “The Healthy Downgrave”, dal riffing alternativamente veloce e rallentato chiude un album molto maturo, ottimamente suonato e ben prodotto, bilanciando sapientemente assalti sonori e stacchi melodici senza risultare forzati o stucchevoli come spesso succede a molte bands metalcore.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10