(Eisenwald) Intenso il significato del titolo di questo debutto: ‘le notti del Getsemani’… con esplicito riferimento proprio a quel piccolo uliveto fuori dalla città vecchia di Gerusalemme sul Monte degli Ulivi. Dietro a questa idea, i canadesi Précieux Sang creano un concept che esamina tre immagini di un uomo che a piedi nudi e in piena notte vaga sul Monte degli Ulivi, spingendosi dentro una esplorazione mistica e spirituale molto complessa. I tre atti, i tre lunghi brani, giocano con vari importanti aspetti dell’esistenza e dell’arte umana: dalla mitologia fino alla verità, passando per il peccato, per la condanna, per il sangue, per la redenzione… per il buio della notte, per il tepore del sole del mattino. Con un loro black metal diretto che musicalmente vuole essere una interpretazione personale del black fuoriuscito dal Québec durante lo scorso decennio, i Précieux Sang garantiscono un muro sonoro aspro e glaciale, fatto di accordi di chitarra trionfali e un drumming sempre pesante e micidiale… prendendo tuttavia le distanze dai soliti prevedibili cliché delle band black di quella terra, evitando il solito black metal anti cristiano e la ricerca spasmodica del male e dell’occulto, cercando invece un approfondimento dell’aspetto esoterico della fede religiosa. Tre brani profondi, di altissimo livello, specie se consideriamo che stiamo parlando di una band al debutto. Brani che scorrono furibondi, spaziando da riff tirati e frenetici a mid tempo marziali… fino a momenti atmosferici, calmi, riflessivi… mentre le linee vocali aggressive e disperate sanno sempre esprimersi magistralmente, adattandosi a tutti quei tanto repentini quanto suggestivi cambi tematici. Con master e mix curati da Xavier Berthiaume (Gevurah, Oriflamme, anche chitarrista live degli Akitsa), un artista in grado di far scatenare un suono potente e dinamico, lasciandolo tuttavia dentro l’originale bellezza del suo essere grezzo e in un certo senso primitivo, “Les Nuits de Gethsémani” non è il solito album di nicchia, non è il solito debutto nato nell’underground e concepito per restarci. No, “Les Nuits de Gethsémani” ha qualcosa in più, ha quel dono particolare, quella forza intensa unica, quella fiamma dalle remote origini ancestrali che continua a bruciare anche oggi, con lo stesso fervore di un tempo.

(Luca Zakk) Voto: 9/10