(Memento Mori) Più he un nome, una dichiarazione di intenti. Teste marce… beh, il genere che fanno lo è di sicuro, invece questi romeni sono stati piuttosto arguti nello scegliere un genere di nicchia, il death svedese dei primordi, e portarlo ad una piccola evoluzione verso un mondo un po’ più tecnico e pulito. Il tutto riesce quasi naturalmente, tanto che non si è perso nulla in aggressività e sporcizia, pur creando un ossimoro con una pulizia nell’esecuzione che però non riesce ad estraniarsi dalla compattezza del suono. Quindi sì, siamo di fronte a del death in stile Entombed, ma anche a qualcosa di più. I pochi ma significativi inserti strumentali e melodici un po’ rivelano questa vena ‘pulita’, ma ancora una volta non stona affatto nel risultato generale, tanto che una copertina così vecchio stile non sembra per niente fuori luogo, specie all’aumentare degli ascolti.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 8/10