(Massacre Records) Album che scucila via come un bicchiere d’acqua fresca in una gola un po’ asciutta “Fired Up” degli svizzeri Sideburn. Il prodotto di un rock onesto e semplice, imparentato con gli AC/DC, agghindato da precisi elementi blues, southern alla ZZ Top e così via. Tutti i cliché di un album rock d’ispirazione americana o che guarda a quella tradizione, sono ben presenti in “Fired Up”. Poco più di quaranta minuti nei quali la band non risulta prevedibile ma è certo che l’incipit di una “Bad Side Of Town”, dai risvolti southern-blues, oppure quello di “Free Ride” sono momenti che svelano da subito all’ascoltatore il gioco a cui la band vorrà giocherà lungo il corso del pezzo. Facendolo, questo gioco, con una pulizia e un ordine forse anche poco rock! Si, la produzione è di fatto piallante per tutti i pezzi. Inoltre, per esempio, “Standing In The Headlines” è un pezzo che è realmente indebitato con gli AC/DC, dunque a quel punto non è più la prevedibilità oppure il pericolo, semmai è la mancanza di originalità. “Restless Call”, “Die A Million Times” sono momenti di spicco nell’album, non gli unici certo, nonostante poi delle dodici canzoni tutte risultano gradevoli. A pensarci bene però il rock non dovrebbe essere gradevole, semmai qualcosina di più. Qualcosina…

(Alberto Vitale) Voto: 6/10