(Is it Jazz? Records) Un vero super gruppo, questi Solstein… sembra quasi surreale definirli debuttanti, anche se questo è veramente il loro primo disco! I Solstein sono il batterista di alto livello Keith Carlock (Steely Dan, Toto, John Legend, Sting) assieme al polistrumentista Jacob Holm-Lupo (White Willow, The Opium Cartel, Donner)… i quali hanno chiamato il chitarrista Stian Larsen e i tastieristi Brynjar Dambo (White Willow) e Bill Bressler. Il genere? Pura passione, una tormenta di groove jazzy, farcito di funk, di prog rock, di virtuosismi di ogni genere. L’idea di creare questo progetto è venuta, anch’essa, dalla passione: Keith e Jacob hanno collaborato assieme con il talentuoso e leggendario chitarrista Georg Wadenius e questa occasione ha fatto loro capire quanto prolifica potesse essere una loro ulteriore cooperazione, visto che ai due sembra piaccia davvero lavorare assieme, pertanto la registrazione di un disco tutto nuovo era quantomai obbligatoria! Nessun vocalist, anche perché gli strumenti parlano e gridano a voce alta: rock, blues, jazz, funk, linee di basso granitiche, drumming super fantasioso, chitarre senza limiti; otto favolose e coinvolgenti tracce, musica scaturita dall’amore per la musica stessa, fraseggi ed improvvisazioni senza confini, ogni musicista libero di esprimersi come gli pare, inseguendo gli altri, facendosi inseguire, scatenando progressioni, cambi di tempo, di tema, di scenario. Come ascoltare questo album? Godendosi il mix analogico, sorseggiando un drink, chiudendo gli occhi, lasciando aperta la mente, il cuore, l’anima.

(Luca Zakk) Voto: 9/10