(Heavy Psych Sounds) Band al debutto… ma certamente non per mano di musicisti debuttanti, di verginelli della scena! Con un moniker tanto scontato, quando perfettamente azzeccato, Stöner è il nuovo progetto di desert rock polveroso ed allucinato di tre personaggi noti, ciascuno dei quali in grado di iniettare un punto di vista personale in questa musica travolgente ed irresistibile! Stöner annovera le distese aride di Brant Bjork (qui voce e chitarra, ex batterista dei Kyuss), il punk Nick Oliveri (qui voce e basso, Mondo Generator, ex bassista dei Kyuss) e la batteria pesante di Ryan Güt (degli ormai estinti thrashers Hammerface)! “Rad Stays Rad” ti manda in stato di trance: lenta, pulsante, pesante, letale. Grintosa e groovy “The Older Kids”, solo del maledetto ed immortale blues con “Own Yer Blues”. Breve e disinibita “Nothin’”, punk alcolico con “Evel Never Dies”, altro deserto, altra sete, altri caleidoscopi psichedelici con “Stand Down”, prima della lunghissima e conclusiva “Tribe / Fly Girl”, una suite tossica e massacrata dal sole a picco, che porta lontano… lontanissimo… verso qualsiasi direzione reale, surreale o immaginaria. Dalle leggende del desert rock, sette brani che vogliono essere -e lo sono- la colonna sonora di quel viaggio infinito attraverso quei territori desolati, aridi, secchi, soleggiati, polverosi… indubbiamente tanto attraenti quanto misteriosi. Un viaggio che inizia a bordo di una Chevrolet Impala verso un ruvido quanto trionfale ritorno a casa, lungo quelle strade disperse nel nulla… e se consideriamo lo sballo e quantità di droga infilata nel baule, quasi una nuova colonna sonora per “Paura e delirio a Las Vegas”.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10