(Hidden Marly Production) Circa trentadue minuti di morte, sangue, devastazione e caos pubblicati verso la fine dello scorso agosto e in tirature limitate ma di questa follia esiste anche una testimonianza digitale QUI. Tenebrae Oboriuntur sono pugliesi, nascono infatti a Molfetta nel 1994, e sono al secondo album con “Flagitium”. Definiti a giusta maniera come una black metal band, il modo di essere dei Tenebrae Oboriuntur appare però diverso nel concreto. Di certo il black metal è un pilastro del tutto, ma questa onda d’urto che in certi istanti appare come una feroce espressione tra il brutal death metal e il black metal ma soprattutto un black metal nervoso e assatanato quanto poteva esserlo quello dei Belphegor degli esordi. Proprio “Hardware”, opener di “Flagitium”, lascia pensare a una sorta di brutal trasfigurato in una maniera irriconoscibile. Poi avanzando nell’ascolto ecco la sostanza black metal, reso estremo, nichilisticamente devastante e feroce, con un drumming che a più riprese è imparentato con il grindcore. A sostegno di ciò, anche un basso che rappresenta trascinante nell’economia dei pezzi, oltre a un modo per dare una profondità, forse insufficiente, a questa produzione e solo perché rende i suoni taglienti, ovunque. Il cantato è spesso una doppia voce o comunque un andare in growl e scream insieme. Le chitarre sono… morte, sangue, devastazione e caos! Ricordano gli Immortal degli esordi, anche loro con quel clima gelido nei suoni, ma l’impatto e la potenza d’urto dei pugliesi è sensibilmente impressionante.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10