(Napalm Records) The 11th Hour è un duo olandese che ha già realizzato un discreto album nel 2009, ovvero “Burden of Grief”. All’epoca Ed Warby (ex batterista dei Gorefest) suonò tutti gli strumenti e Rogga Johansson cantava. Ora Warby è affiancato vocalmente da Pim Blankenstein (Officium Triste) e il doom prende a crescere pur con qualche rimando a icone del genere. “Lacrima Mortis” dimostra un miglioramento per Warby rispetto al precedente, la deriva della disperazione è davvero copiosa, il riffing è continuo e la calcificazione del sound è totale. E’ un tipico album doom, niente dinamismo, disperazione e decadenza ai massimi livelli, nonostante il lato funeral del genere sia scarsamente presente. “We All Die Alone” ha una marcia in più, è l’opener, ma proseguendo nell’ascolto di “Lacrima Mortis” queste vette non si raggiungono più. Escludendo anche “Bury Me”, il resto dei brani rispondo perfettamente al profilo di uno stile votato totalmente al doom, ma sono troppo impegnati a farlo e quindi concedono poco all’inventiva.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10