(Miron Music) Tecnicamente un EP, ma la band preferisce parlare di mini album per questi poco più di venti minuti di musica, sette brani che scorrono in sequenza, che nascono per essere ascoltati di fila, come se fosse un viaggio attraverso un solo lato di quel sensuale vinile. Sensuale? Come la voce di Melissa Jo Heathcote (ex The Pukes), o quella chitarra senza tempo, quei flauti e quelle sonorità che spaziano dal rock al folk… contemporaneamente. I The Trudy non sono nati ieri: stiamo parlando di una band inglese in giro dal 1979, la quale a tutt’oggi annovera ancora -sorprendentemente- due membri fondatori in line up, ovvero il batterista Peter Tagg (ex Cardiacs) e il chitarrista Del Tagg. “Where The Roses Grow” vanta un groove pazzesco, pur rimanendo delicata nella melodia e graffiante nella ritmica. “Dear Sancho” è sognante, quasi eterea, mentre “Every Story Ever Told” offre quel tocco magico, quasi una danza di fate in un bosco verso una dimensione spirituale molto suggestiva. Favolosa la chitarra solista sulla trionfale “Giants Theme”, è praticamente punk la travolgente “Pop Pop”. Musica senza tempo, un rock che stimola, che punzecchia, mai pesante, mai troppo leggero, sempre molto atmosferico, vagamente proggy. Brani da ascoltare tutto d’un fiato? Si, questi venti minuti vanno probabilmente gustati proprio in quel modo!

(Luca Zakk) Voto: 8/10