(Nuclear Blast Records) Ecco il trio che devasta, spacca, assalta, miete! Una di quelle band che quando sale sul palco riesce a fare un rumore tale che sembra impossibile possa essere generato solo da tre individui! Sempre in tre, il numero perfetto: se ne è andato Abadon ma c’è un nuovo batterista, il giovanissimo (se confrontato con gli altri due) Jeramie ‘War Machine’ Kling (Inhuman Condition, The Absence, Gus G. e molti altri), uno che picchia duro. Ma l’unica cosa che conta è la costanza nel nucleo, dello zoccolo duro: Sir. Tony ‘Demolition Man’ Dolan e Lord Jeffrey ‘Mantas’ Dunn! Si! Quelli di “Prime Evil”. Ne è trascorsa di acqua sotto i ponti dalle guerre Venom contro Venom, dalle varie versioni della band originale e, ormai, Mantas e Demolition Man si sono ricavati il loro proprio scenario grazie a questo ed altri progetti, partendo da M:Pire of Evil, ovvero il vero punto di partenza dei Venom Inc. Nel 2017 hanno travolto tutti con il superlativo “Avé” (recensione qui), ricordando al mondo cosa sia la musica estrema, il vero black metal, quello al quale non serve l’abbigliamento ricercato o il face painting artistico… il black metal originale, quello della prima ondata, il padre di ogni evoluzione venuta dopo. “There’s Only Black” ha un titolo molto esplicito, il quale non lascia dubbi mettendo in evidenza l’anticonformismo di una band che prende a randellate l’ipocrisia bigotta e il conformismo nella società odierna. Violenta, thrashy e travolgente “How Many Can Die”, decisamente maleducata “Infinitum”, incalzante e ricca di vibrazioni “Come To Me”. LA title track è esplosiva, melodica, regala una chitarra tagliente mentre la voce di Demolition Man si abbassa e diventa più demoniaca. Tetra e seducente “Tyrant”, potente e drammatica “Don’t Feed Me Your Lies”. Ha fretta di essere suonata e sputata in faccia al pubblico “Man As God”, si rivela contorta, intensa, oscura e melodica la favolosa “Burn Liar Burn”, brano con una evoluzione imponente, linee di basso calde ed una chitarra che fa sognare. “Nine” mieterà vittime dal vivo, imprevedibile “Rampant”, una traccia che spazia da riff thrash scatenati a break down assassini, passando per arpeggi tenebrosi e mid tempo incompatibili con la salute delle vertebre. “The Dance Macabre” è un altro esempi di brano variegato: furia che si alterna a ricercatezza melodica, a momenti atmosferici e molto introspettivi… prima dell’epilogo, prima dell’ “Inferno”… la sublime vetta compositiva di questo album pregno di antica malvagità, sempre diretto, impattante, massacrante. I veri cattivi sono tornati… e sono più incazzati che mai. Sono passati quarant’anni, ma loro ci sono e non hanno nessuna intenzione di andarsene. Una volta c’erano i Motörhead, con brani old school pungenti, un trio capace dal vivo di fare un casino pazzesco a volumi proibitivi. Ed ora che i Motörhead non ci sono più, per fortuna sono ancora in circolazione i Venom Inc., un altro trio iconico, con musica diretta, testi taglienti e spettacoli più scatenati che mai! “There’s Only Black”: c’è solo il nero, quello dell’oscurità, delle tenebre, della morte, del male, del Black Metal! E, come disse un grande: va bene qualsiasi colore… basta che sia il NERO!

(Luca Zakk) Voto: 666/10