A CANOROUS QUINTET – “The Quintessence”
(Cyclone Empire) Band storica nel genere death metal melodico di origine svedese. Decisamente sottovalutata. Storia contorta, moniker che cambia spesso (passando per A Canorous Quartet, fino all’odierno This Ending). Membri che se ne vanno per unirsi ad altre realtà di grande calibro, come Amon Amarth ed October Tide. Una band che alla metà degli anni ’90 ha imposto un proprio sound, un proprio stile. Un death metal melodico privo di addolcimenti elettronici, in perfetto stile At The Gates e primi Dark Tranquillity. Questa pubblicazione a cura della Cyclone Empire altro non è che la (altro…)
(Peaceville Records) Il tempo di assimilare e vivere pienamente “Macabre Eternal” e due anni dopo ecco che gli Autopsy, tra le migliori celebrità di sempre del death metal, sfornano un nuovo album. L’attimo in cui l’opener “Slaughter at Beast House” inizia da immediatamente la certezza che a suonare sono gli Autopsy,
(Autoproduzione) I rockettari francesi Alt si lanciano in quattro EP, “I’m a Dancer”, “I’m a Singer”, “I’m a Model” e il quarto in arrivo entro la fine dell’anno. Quattro piccole release per esporre un rock alternative molto anni ’90, quando certe sonorità prese dai ’70, in particolare Led Zeppelin, davano vita
(Metal Mind Records) Strano paese la Polonia. Produce grandi artisti e li manda in giro per il mondo. Ha un underground iperattivo, ha stili musicali che ormai sono quasi brands nazionali… e talvolta se ne esce con progetti assurdi e quasi estremi. E’ il caso di questi Anti Tank Nun, al secondo album,
(Horror Pain Gore Death Prod.) Gli Apocryphon sono americani, pestano nel verso del death metal ma di quello più robusto, sostenuto. La doppiacassa lavora di continuo e spesso fanno capolino i blast beats, mentre il riffing molto spesso tende ad essere agguerrito, serrato, come una sega scarnificatrice,
(Misantrof ANTIRecords) Due musicisti, ovvero Ibuprophet e Naïwy, e la voglia di suonare black metal e senza troppe pretese. Fare musica in libertà per un sentire personale, quale cosa migliore? Poi c’è la Misantrof, l’etichetta anti-tutto di Vrangsinn (bassista dei Carpathian Forest) che mette in download
(Pure Steel/Audioglobe) Originariamente edito nel 1997, “Nine Tongues” è il terzo album degli us metallers Aska, che la Pure Steel rende oggi disponibile su larga scala nel doppio formato cd e lp. È uno di quei prodotti per i quali forse non si sentiva il bisogno spasmodico di una riedizione, ma in ogni caso
(SPV/Audioglobe) Gli Artlantica sbucano dal nulla come nuova creatura del chitarrista svizzero Roger Staffelbach: di lui ricordo con piacere l’unico album pubblicato sotto il monicker Angel of Eden, ma magari altri lo conoscono per la sua militanza negli Artension. Lo accompagnano in questa nuova
(SPV/Audioglobe) Sal Abruscato è noto per essere stato il batterista dei Type O Negative (che ha comunque abbandonato già nel ’94), e questa band dal nome chilometrico è il progetto nel quale investe dal 2010 tutta la propria creatività. Chi segue MetalHead sa bene che non sono un fanatico di certe
(Avantgarde Music) Inquietante. Una esperienza sonora che disintegra la psiche, disturba la coscienza, porta alla follia. Sono Italiani. Sono sconosciuti. Però creano qualcosa di nuovo, di diverso. Di letale. Black metal che si avvia verso il proprio futuro. Atmosfere tetre, depresse, mortali, ai confini
(Autoproduzione) Cosa raccontare degli All Dogmas We Hate? La band francese proviene da un debut album del 2011, il quale ha conosciuto una distribuzione anche in America e Giappone. “Astronomical Distances” è un semplice EP che coagula tutto il malsano stile musicale della band di Nîmes, fatto di deathcore,
(Moonlight Records) Se avete predisposizione per uno stoner aggressivo e quasi dai toni crossover e corrosivi, allora non c’è bisogno di pescare da realtà della California o degli Stati del Sud a stelle e strisce, vi basterà il nuovo lavoro dei parmensi Avant-Gardener. Caotica, possente, scoppiettante
(Pure Steel/Audioglobe) Nell’underground us metal gli Artizan si sono fatti notare con il debut “Curse of the Artizan”: un disco che ho apprezzato molto anche io pur non essendo fanatico del genere. Oggi la band della Florida torna all’assalto con questo “Ancestral Energy”, del quale la Pure Steel ha già annunciato
(Steamhammer / SPV) Il ritorno, l’ennesimo. La riconferma, come sempre e un valore che pochi gli riconoscono e che non è quanto meriterebbero; gli Anvil dopo due anni pubblicano un nuovo album e la proposta ha sempre la stessa solidità dell’incudine, loro eterno simbolo. Cari amici degli Anvil
(Moonlight Records) Mentre il Sassuolo Calcio festeggia l’incredibile promozione in serie A, una band metal proveniente dalla città emiliana sorprende la platea degli appassionati di genere: gli esordienti Artaius danno infatti alle stampe, per la Moonlight Records, un disco che mi ha sinceramente stupito
(Pure Prog Records) Cosa ci propone oggi la Pure Prog Records? Il secondo full-length degli A cosmic Trail, band di prog strumentale che non disdegna di inserire, nel proprio mix sonoro, anche numerosi spunti provenienti da altri generi. Due dei suoi componenti sono peraltro anche nei power/progsters
(Autoproduzione) I mantovani As The Monster Becomes sono la ulteriore prova di come il metal oggi non possieda più confini in merito a sperimentazioni e contaminazioni. Il loro genere si presenta come un Technical Death Metal molto strutturato e veloce, che richiede quindi delle doti tecniche non da poco
(Autoproduzione) Una band che parte da zero. Che studia. Impara. Osserva. Per poi proporsi al mondo. E’ questa la storia dei danesi Atius, che dal nulla con sacrificio ed impegno hanno costruito il loro sound, la loro esperienza in studio e sul palco, facendo scelte mirate, come quella di non affidarsi ad alcuna etichetta
(Sliptrick Records) Questo EP di tre canzoni degli Assaultery parla chiaro fin da subito: thrash-speed metal senza tanti fronzoli, niente progressive o virtuosismi vari, solo ciò che la lezione di D.R.I., Nuclear Assault ed Anthrax ha da offrire. Già dalla premessa si capisce subito che questo lavoro può essere apprezzato e goduto appieno
(Autoproduzione) Questa band tedesca ha alle spalle “Sermon of Lies”, debut album del 2008, ed oggi si ripresenta con un tre pezzi che spalanca le porte di un infernale ed apocalittico black metal, con risvolti death e tastiere che si inseriscono a più riprese e portando il tutto ad un symphonic black metal convincente. 
(Dark Essence Records) Sette anni è durata la genesi di questo album. Sette anni di silenzio, dopo i quali ci sono due possibilità: la solita reunion, o un lavoro imponente. L’oscurità che trapela da questo nuovo lavoro, la sublime qualità di questo death metal tetro, al quale è stato iniettato un feeling decisamente black,
(Autoproduzione) Dopo l’omonimo album del 2012, A2aThoT si rifà sotto con il proprio ibrido musicale attraverso un EP. “Trust Your Ear” in meno di 25’ e tre canzoni esibisce l’estro dell’autore italiano che pesca sicuramente da una serie di modelli musicali (sinceramente dichiarati da lui stesso)
(Nuclear Blast Records) Per qualche strana ragione attendo sempre con ansia un album degli Amorphis. Deve essere un riflesso automatico causato da un abbinamento a sensazioni di piacere. Piacere provato molti anni fa, quando svoltarono dal death metal per abbracciare quello stile estremamente personale,
(Mausoleum Records) Gli Awaken sono praticamente una loro nuova versione degli a me sconosciuti Lazarus, dato che tre membri di questa power band americana sono confluiti in questo nuovo progetto, a dire la verità molto più orientato verso un maturo progressive.
(Steamhammer/SPV) Non amo particolarmente gli album live. Spesso, in questa epoca, sono prodotti strettamente commerciali, di scarso valore artistico. Una fila di canzoni suonate dal vivo, magari registrate in concerti diversi. Per me? Meglio l’album. Grazie.
(Spinefarm/Universal Music) Se qualcuno di voi si domandasse se “The Nexus” è paragonabile al precedente “Amaranthe”, vi dichiaro un si immediato e spontaneo. Lo spirito è quello, canzoni semplicemente ruffiane, orecchiabili, da classifica, da radio.
(Nuclear Blast Records) Gli Anthrax sono sempre stati una band divertente, ironica. Aggettivi che si adattano anche a questa pubblicazione, la quale vede proposte ben sei cover storiche, canzoni che hanno ispirato la band, canzoni che rientrano tra i gusti personali del gruppo.
(Nuclear Blast Records) Ogni volta che Tobias Sammet pubblica un album di Avantasia è, per me, un evento speciale. Adoro queste metal opera. Hanno sempre qualcosa in più. Creatività spinta ai limiti. Storie raccontate in musica. E ospiti. Moltissimi ospiti. Tra i migliori sulla scena.
(Autoproduzione) Gli Ara sono una neonata band di Milwaukee che esordisce nella nicchia del progressive/technical death metal. Il loro stile prevede evoluzioni che riescono a contorcersi in scatti veloci o aperture melodiche mai troppo ampie. Un sound mutevole in cui il batterista Erik Stenglein
(Coroner Records) I francesi Atlantis Chronicles sono una onesta e capace band di progressive death metal, la quale esce sul mercato con questo debut album supportato dall’italiana Coroner, il missaggio e masterizzazione di Joshua Vickman, presso lo studio Dreadcore Studio
(My Kingdom Music) Chi frequenta i “bassi fondi”, o meglio l’underground del metal, in particolare di quello estremo, forse si ricorderà di Apolokia. Progetto italiano di black metal nato a metà anni ’90, grazie a Blackfrost e al quale poco dopo si affiancò Verminaard
(Forbidden Records) Di Sleepwalker si era scritto in un suo
(Artifical Sun) Sono una industrial cyber metal band russa gli Absenth, esistente da oltre 10 anni e giunta con “Erotica 69” al terzo album. Devo riconoscere che gli Absenth hanno un sound interessante, e scriverò poi perché, ma hanno avuto la discutibile idea di piazzare 13 canzoni nell’album e arrivare a quasi un’ora di musica.
(Heart Of Steel Records) Godimento totale! Se amate quei suoni hard rock che vedono come massimo esponente il Sig. David Coverdale, allora gli Alicate sono esattamente ciò che fa per voi. Non so se fanno roba nuova, o meno, se sono originali o meno, se apportano qualcosa di nuovo,