OLD THUNDER – “Slings and Arrows”
(Against PR) Gli Old Thunder sono una one man band del Kentucky, nuova incarnazione del progetto Sulphur Grace: debuttano sul mercato con un ep di funeral doom di quasi mezzora. “June2, 1910” è abbastanza dinamica nei suoi quasi dieci minuti di sviluppo, (altro…)
(Hells Headbangers) A distanza di nove anni dalla precedente release “No Survivors”, ritornano con un nuovo album gli Statunitensi October 31, band capitanata dal carismatico singer King Fowley, già cantante e batterista dei Deceased. Lo stile musicale non si discosta molto da quello dei lavori precedenti, offrendoci un interessante
(Noisehead Records) Settimo album per gli Odium, band Tedesca sulle scene da vent’anni. Sin dalle prime note della title track, posta in apertura del disco, si nota come il sound del gruppo affondi le proprie radici nel thrash metal di stampo Statunitense, mitigato, in alcuni brani da melodie catchy che conferiscono immediatezza e un certo appeal commerciale,
(Trollzorn Records) Ah, il viking metal! Quello originale e originario, dai suoni secchi e ghiacciati, amico del death, ma che non disdegna il contatto con il black! Quello che disegna scenari di guerra, ma anche di freddo implacabile, di natura nel pieno della sua furia, di divinità antiche e sanguinarie!
(Fistbang Records) Primo full length per gli Italiani Oltretomba, band nata nel 2007, inizialmente come progetto solista del cantante e chitarrista L.D., diventando poi un terzetto con l’entrata in line up del batterista Falco e del bassista Cochise. Il genere proposto è stato definito dalla band stessa come retrogarde metal, in cui
(Candlelight Records) Tra i più bravi, senza ombra di dubbio. Orange Goblin, lo stoner che impacchetta le sonorità di un tempo, le ascnedenze del doom, le atmosfere del desert rock e il rock stesso, quello classico, e non da meno il blues. Visionari, eccitati, ma sempre con i piedi per terra nel suonare le proprie canzoni. Sound selvaggio e coinvolgente esposto con fluidità. Scorre sangue
(autoproduzione) Concedetevi un viaggio. Allineate i vostri sensi e subordinateli a un flusso fatto di stoner, acid rock, psichedelia, space rock, desert rock eccetera. Datevi la possibilità di andare nelle sfere celesti o nei labirinti del vostro Io. Insomma partite! Andate. Lasciatevi andare. Gli Otehi atterrano nuovamente sul pianeta terra e una volta azionati gli strumenti, ecco che un cintura magnetica fluttuante nell’atmosfera del pianeta lo avvolge. Di recente il trio aveva dichiarato su queste
(Invictus Productions) Non è facile udire tanta malvagità e concentrata in soli quattro pezzi. Solo ventidue minuti di devastante, nera, atroce malvagità che cita Cadaver, Entombed, Slayer, Pentagram, forse Obituary, Bolt Thrower e Asphyx. Una poltiglia? Un surrogato di altre band? Liberi di pensarla anche cosi ma “Sorcery of the Damned” è il corrispettivo sonoro di un testo per negromanti. Cileni, al debutto
(Autoproduzione) “Progressive. Stoner. Psych. Doom. Noise. Slow. Animal. Rights”. Così descrivono la propria musica, su Facebook, gli esordienti britannici Ohhms, e a parte gli due ultimi elementi (che portano i nostri a stampare, come dimostra il bandcamp, magliette e gadget rigorosamente eco-friendly),
(Autoproduzione) Debut album per Oylokon, progetto nato dal chitarrista bassista Runes, già attivo con i pop rockers Rossometile e Mucillina. Questa volta il genere in cui si cimenta è un thrash/death old school, sulla scia di acts come Bathory e primi Celtic Frost. La line up è completata dal singer Reinblood, dotato di una timbrica rauca, via di
(Listenable Records) Quinto album per i Francesi Otargos, band attiva dal 2001. Rispetto ai lavori precedenti, questo “Apex Terror” accantona parzialmente le atmosfere gelide ed oscure, comunque presenti, sterzando stilisticamente da un black metal con inserti industrial ad un sound più riconducibile al death metal, sferzato da frequenti
(Svart Records) Pazza Finlandia. Opium Warlords è un altro deviato parto di quella suprema congrega di stregoni Finlandesi che un tempo si chiamava Reverend Bizarre… una band unica e storica, che con la sua fine ha dato origine -o comunque alimentato- innumerevoli altri progetti… 
(Cyclone Empire) Pochi scherzi, gli Ophis sono una istituzione per chi, come il sottoscritto, ha amato la prima effervescenza doom/death inglese di inizio anni ’90: una delle ultime correnti che abbia apportato qualcosa al doom e che, infatti, ancora oggi fa proseliti soprattutto in Europa. I tedeschi,
(Unique Leader) Mamma mia, che mazzata! Erano anni che non ascoltavo un album di puro brutal death metal di questo livello. Gli Statunitensi Omnihility assaltano i nostri padiglioni auricolari con un disco destinato a diventare un caposaldo del genere, come lo sono “Effigy Of The Forgotten” dei Suffocation o “The Bleeding” dei
(Pure Rock Records) Gli inglesi Overdrive appartengono a quel nutrito gruppo di band che stamparono un singolo (o magari un album) in piena esplosione NWOBHM e poi scomparvero nel nulla, riapparendo soltanto in periodi successivi. Il 45 giri dei nostri si chiamava “On the Run” e
(M&O Music) Il debut dei russi Overwind, in sostanza nuova incarnazione di una band chiamata FreaKozaks, si presenta (a prescindere dalla copertina poco indovinata) come un prodotto attuale, destinato alla fascia più giovane di metallari. “Giant Leap”, infatti, offre un prog moderno e labirintico
(Casus Belli) Limitato a 100 copie, questo one-side lp dei russi Oprich ci offre un pagan metal incontaminato e molto orientato ai canoni di fine anni ’90. La band è attiva dal 1998 e ha dato vita in questi anni a due full-“length” e diversi prodotti minori come split e demo; i pezzi
(Nuclear Blast) Ritorno in grande stile per i Newyorkesi Overkill. Dopo lo stato di grazia raggiunto nel 2007 con la pubblicazione dell’ottimo “Immortalis” e l’ulteriore crescita decretata dai successivi “Ironbound” e “The Electric Age”, la band capitanata dagli inossidabili Bobby “Blitz” Ellsworth e D.D. Verni torna
(Candlelight) C’è un momento di “Healing Through Fire” che mi rimase impresso nella mente, ovvero la title track. Quell’attacco iniziale conBen Ward e quel divorante blues dai tratti stoner che ne seguiva mi riportarono alla mente i Led Zeppelin. Persino la cadenza ritmica di Chris Turner era
(Sliptrick Records) EP coinvolgente per la band Pugliese, un EP arriva ben otto anni dopo l’ultimo (e secondo) full length. Otto anni di pausa, una pausa che iniziò durante le lavorazioni del terzo album e che termina ora, improvvisamente. Il materiale proposto è stato infatti ripreso dalle
(I Hate Rec.) Doom astrale, perso in millenni che si susseguono. Doom lento, inesorabile a tratti monolitico, decadente e impenetrabile. Doom metal, forse vero, puro. Quel doom che offre colpi di batteria distanziati tra di loro e che cingono espressioni delle chitarre drammatiche e oscure. Il basso è una vibrazione siderale, una marea dai flussi instabili.
(Forever Plagued) Se l’immonda essenza del black metal può contenere un lato puro, allora è certamente rappresentato da questa release. O meglio re-release di un demo uscito in sole 300 cassette e datato 2011; Questa band svedese non segue tendenze principali, non segue
(Debemur Morti Productions) Pura armonia. Pura esaltazione mistica di una natura incontaminata, di un aria pulita, di una purezza interiore difficilmente raggiungibile. I finlandesi October Falls sono degli autentici creatori di emozioni, ed il loro ultimo full length “
(Forever Plagued) Puro, intenso, poderoso black metal. Sono anonimi, non si sa esattamente da dove provengano, tranne che sono di origine svedese. Sono l’occulto, sono l’anticristo, sono l’oscurità. Fedeltà all’innominabile, totale devozione al black. EP, il secondo,
(Pure Steel) Nella serie delle proprie ristampe su vinile, la Pure Steel sta proponendo la discografia degli Onward di Michael Grant: dopo il debut “Evermoving”, recensito
(Pure Steel) All’inizio degli anni 2000, il cantante dei Crescent Shield Michael Grant (venuto a mancare due anni fa, a soli 39 anni) registrò tre dischi con questa band dal nome Onward: il primo (del 2002, uscito per una Century Media
(Hell Headbangers) Come promesso in occasione dell’uscita del singolo “Gone to the Devil”, recensito
(Hell Headbangers) MetalHead ha già parlato degli October 31 in occasione della pubblicazione del loro primo singolo in otto anni (
(Manitou Music) Di solito non frequento sonorità così violente come quelle degli Oestre, ma per questi francesi posso certamente accostarmi anche all’industrial! Che poi, ancora una volta, le etichette si rivelano sbagliate: l’impasto sonoro di questo “La dernière Renaissance”, terzo album della
(Nemeton Records) Gli esordienti torinesi ODR si lanciano in una impresa che qualunque appassionato di folk metal giudicherebbe assai difficile: unire i suoni epici e maestosi del pagan nordico con quelli più allegri del folk alla Trollfest o Korpiklaani – cantando peraltro in italiano!
(Scarlet Records) Che succede se Steve Smyth, ex-chitarrista per Testament, Dragonlord, Vicious Rumors, Nevermore e Forbidden, chiama altri amici più o meno noti (spicca Mikkel Sandager un tempo ai Mercenary)
(Minotauro Records) Non so bene cosa faccia questa band del Maine. La cartella stampa parla di heavy metal, doom, rock… ed è forse l’unico modo per descrivere questi tre artisti. Fanno un po’ di tutto, ma in un contesto personale ed unico. Alla descrizione ci aggiungo un pizzico di
(Casus Belli Musica) Mi dedico a questo prodotto assai particolare come a una strana curiosità, vedrete subito che con MetalHead ha poco a che fare. Il duo russo Order of Victory celebra con questo ep+dvd i 70 anni dall’epocale battaglia di Stalingrado:
(Nuclear Blast Records) Estremamente vintage, estremamente anni 70s, gli Orchid, rocker di San Francisco, hanno percorso una bella e veloce carriera. Formati nel 2007, già nel 2012 entravano tra i protetti della Nuclear Blast, con la quale hanno pubblicato due EP ed un