TAUR IM DUINATH – “Verso Casa”
(Dusktone) Un progetto di Francesco Del Vecchio, il quale prende ispirazione dal mondo di Tolkien per dargli un nome. Taur-Im-Duinath è arrivato al terzo album – QUI e QUI le recensioni dei precedenti due, nonostante il precedente “The Burning Bridges” sia in realtà un EP con l’aggiunta di una rivisitazione del primo demo “Randir” – offrendo (altro…)
(Antiq Records) Dopo due album in due anni e a soli sette mesi dal secondo, Hyver, la voce dei Véhémence, pubblica questo EP intitolato “Fonds de Terroir” con all’interno quattro pezzi. Hyver fino ad oggi ha proposto attorno al nucleo black metal del proprio sound anche l’ambient fatto con sintetizzatori ed elementi sinfonici, ma
(By Norse Music) Miti, folklore, anche cultura e tradizioni e non marginalmente le atmosfere della Norvegia, nonché di quelle scandinave, trovano posto nella musica dei Kalandra da oltre dieci anni. La band capitanata dalla celestiale voce di Katrine Stenbekk vede elementi di nazionalità appunto norvegese ma anche svedese. Un suonare che
(Marian Whores / The Circle Music) Un disco invitante “Intoxicating Embrace” e viene proposto dai londinesi Pink Panther Project. Doppio album nel quale questa creatività gothic ed electro-industrial fonde atmosfere, stati d’animo, serialità dei suoni per delle composizioni ordinate che fluiscono leggere ma decise. Pezzi anche ballabili, alcuni, con
(Pulverised Records) Le band di questo split targato Pulvirised Records sono della zona di Barcellona. I Jade offrono tre pezzi e un death/doom vivace, con buoni spunti melodici e una capacità di osare tra arrangiamenti, melodie che sovrastano muri ritmici e ambientazioni orride. “Third Creation” sono otto minuti di fuoco: vampate
(Candlelight Records/ Spinefarm Records) Nell’arcaica Inghilterra l’arrivo della prima luna piena invernale era detto ‘winterfylleth’. Figli di Manchester, i Winterfylleth hanno portato avanti negli anni il loro bagaglio culturale, storico, popolare. Loro sono il black metal pagano e viscerale d’Inghilterra che pochi anni fa hanno reclutato il nuovo chitarrista
(Season Of Mist) Da Century Media passano alla Season Of Mist questi artigiani della musica texani chiamati Oceans Of Slumber. Al microfono Cammie Gilbert, una cantante che potrebbe ben dedicarsi al soul/jazz e invece no, lei è la gemma incastonata in queste trame lavorate nelle quali il metal e in certa misura anche il rock, vengono espansi da un
(Xtreem Music) Atteso per il 1° novembre “Flesh Requiem”, il nuovo album che i Paganizer pubblicheranno con la Trascending Obscurity nel mese di settembre, Rogga Johansson e soci presentano anche un EP apripista all’album, ma non esattamente al prossimo bensì a quello che uscirà nel 2025 e proprio con Xtreem Music. Etichetta con
(Massacre Records) La lavorazione del secondo album dei Mordkaul si sviluppa tra il 2022 e l’anno seguente, registrandolo in due posti diversi e il tutto poi stato maneggiato con cura attraverso mixaggio e masterizzazione, da Dan Swanö. “Feed The Machine” assume così la sua forma finale, cioè una celebrazione del tipico swedish death metal
(Antiq) Come se del black metal fosse suonato all’interno di una tempesta di neve. Viene alla mente questa immagine ascoltando il debutto di Tour D’Ivoire, perché il suono arriva compresso e offuscato, come certe tipiche registrazioni del black metal manifestato in maniera ruvida e volutamente approssimativa, dozzinale a volte impropria. Con un
(Avantgarde Music) Juuso Peltola, musicista finlandese già in azione con Old Sorcery, Warmoon Lord e altri, si cimenta come Oneironaut per creare mondi sonori sconosciuti, attraverso un largo uso di sintetizzatori datati. Un’esperienza sonora non dissimile da certe cose udite dai tedeschi negli anni del krautrock, ovvero la kosmische musik. Tutto ciò
(Chaos Records) Maurice de Jong, noto per essere il pilota del progetto Gnaw Their Tongues e di qualche altra incarnazione, si cimenta ora con questo nuovo progetto – il cui nome vuol dire ‘fossa comune’ in olandese – che vuole mettere in scena qualcosa che leghi insieme il black metal con l’industrial. “The/Deholyfied” presenta chitarre affilatissime, distorte in maniera rumorosa e con basi ritmiche