KING FEAR, edizione speciale in sole 30 copie!
Il 6 Febbraio, la Black Metal Band tedesca KING FEAR (feat. Nachtgarm dei NEGATOR & ex DARK FUNERAL) pubblicherà qualcosa di davvero speciale: l’edizione limitata brasiliana del loro disco “Frostbite” (2013), che comprende l’ep d’esordio come bonus. In Europa sono disponibili soltanto 30 copie!
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Tracklist:
1. Conquering The Useless
2. Death Zone
3. Frostbite
4. Immortalized
5. The Wickedest Man
6. Black Gravel
7. Empires Aloft
8. Re-Conquering The Useless
Bonustracks:
1. The King (Of All Fears)
2. The Sun Of Days Gone By
3. Battle Is Over…War Has Begun
4. His Disciple: The Legions March
5. I Found A Better Place (Under Constraint)
Line-Up : Nachtgarm – vocals | Mål Dæth – strings | BoneInn – drums


(Nuclear Blast) Dove eravamo rimasti? Ah si, “At the Edge of Time”, cinque anni or sono. I Blind Guardian non lasciano mai niente al caso, e state pur certi che se tanto è passato dall’ultima fatica in studio dei tedeschi non si tratta certo di pigrizia. Siamo forse di fronte al platter con la gestazione più lunga 
CD I: “Run With The Wolf”
(Club Inferno) Il futuro del metal sembra essere nella commistione dei generi: non è certo una novità, ma il processo di ‘meltin’ pot’ ha raggiunto perfino aree conservative come il power o l’epic metal. Lo dimostrano i milanesi Avoral, che con il loro debut spaziano allegramente dalle tonalità del power fantasy 
(Steamhammer/SPV) Gli Alpha Tiger sono giovani, ma hanno già pubblicato un album con la Sonic Attack e uno con la prestigiosa Century Media: sono ora accasati presso la Steamhammer, altra etichetta niente male. “iDentity” è molto più hard rock che heavy metal 

(Steamhammer/SPV) Da Ventura, California ecco il debut dei Night Demon, che un paio di anni fa ci inviarono il loro interessante EP (

(Minotauro Records) La copertina è di Ed Repka, e molti quindi (anche qui in redazione!) sono stati tratti in inganno: invece gli Zero Down suonano un US metal sporco ma tutto sommato classico. Questa band di Seattle, che si definisce formata da veterani della scena del luogo, 

(Autoproduzione) Vengono dalla Sardegna, portano il nome delle antichissime popolazioni del luogo, e in più di un brano – titletrack compresa – si esprimono nella loro lingua (guai a chiamarla dialetto!): sono gli Shardana, che dopo un ep cinque anni fa danno finalmente alle stampe un ottimo full-“length”, che incrocia almeno epic,
(AFM) La conclusione della mia precedente recensione di un disco degli U.D.O. recitava così: “Voglio sperare, adesso, che gli U.D.O. non si mettano a pubblicare un disco inutile l’anno, tentando di arraffare tutto il possibile prima dell’inevitabile abbandono delle scene, che non può essere lontanissimo” (per tutto l’articolo andate 


