(ex)BLASTFEST 2017. Giorno #1. La devastazione
“Grazie per non avermi abbandonato a morire qui fuori al freddo”.
È questo che ci ha detto Carsten Altena, ridotto ad uno straccio, nell’incrocio tra l’Apollon e l’hotel dei The Monolith Deathcult... quando lui tornava allegro all’Apollon per un secondo round, mentre gli altri avevano girato verso l’hotel. Per fortuna lo abbiamo richiamato… salvando la sua vita, e quella della band.






Era l’ormai lontano 2007. Ricordo ancora la notizia data in diretta da Mr Townsend in persona in occasione della presentazione del proprio progetto solista “Ziltoid The Omnisicent”: da quell’esatto momento le due realtà musicali chiamate Devin Townsend Band e Strapping Young Lad avrebbero cessato ogni attività. Il rammarico fu enorme per il sottoscritto, considerando geniali entrambi i gruppi, così diversi eppure complementari. Soprattutto per i secondi… È 












Kai Michael Hansen, classe ‘53. Io invece leggo “colui che ha inventato il power tedesco”… Sono sempre stato legato a Helloween e Gamma Ray, ma soprattutto ai secondi, bastasse solo anche il semplice motivo che sono stati il primo gruppo metal che ho visto dal vivo in assoluto. Era il 2003, Firenze. Il gruppo di Hansen aveva il gravoso compito di aprire per gli Iron Maiden nel tour di “Dance Of Death”. Tra l’altro Kai (in foto, di Arne Kowalewski) in quel caso optò per una scaletta incentrata sui pezzi scelti dai fans. Che ricordi… 



(Edizioni Informazione Alternativa) Poche bands al mondo possono vantare una fan base solida e fedele come quella dei Kiss. La formazione capitanata dalla carismatica accoppiata formata da Paul Stanley e Gene Simmons ha saputo, in più di quarant’anni di carriera, conquistare un seguito via
E cominciamo bene il mese di dicembre con una piccola chicca. Non capita infatti spessissimo di vedere i messicani 

(Tsunami Edizioni) Gaetano Loffredo è firma nota del panorama giornalistico rock/metal italiano, e autorità indiscussa da tempi immemori in ambito power: con grande piacere mi sono accostato alla lettura del suo “I 100 migliori dischi Power Metal”, uscito per la sempre lungimirante Tsunami edizioni.
La serata comincia proprio bene, infatti sbaglio l’uscita autostradale e mi ritrovo all’altra parte di Strasburgo. Imprecazioni e delusione perché rischio grosso e anzi i primi quindici minuti de L’Accord De Raide me li gioco. È una band ska-punk/rock, uno stile che non mi interessa e invece il mio ritardo è stato un vero peccato: questo esercito di musicisti, sono in otto sul palco, per quanto sembrino i ragazzi della porta accanto, presentano uno stile che implementa molte cose, oltre a rivelarsi acuti, simpatici, capaci. Hanno bene impressionato la platea, giunta alla ‘piccola Laiterie’ per una serata musicale decisamente variegata. 

