Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
LATEX – “Extended Agony” (Compilation)
(Crucial Blast) L’EP “Agony”, pubblicato questo anno dai Latex, viene riproposto in versione rimasterizzata e con annesso materiale extra, ovvero B-side di singoli e proveniente da pubblicazioni avvenute esclusivamente in digitale e in più figura anche l’EP “Blood Bank Sluts”. Il totale, quindici pezzi, prende il nome di “Extended Agony”. La sostanziosa (altro…)

(Purity Through Fire) Il gelo che ci piomba addosso nell’ascolto di “Folkstorm” è indescrivibile. Gnipahålan è lo svedese Swartadauthuz, un multistrumentista che ha registrato le sue parti vocali all’aperto e nella
(Osmose Productions) I CMPT, ovvero ‘morte’ in serbo, nascono nel 2020 e rappresentano il black metal sia nella sua filosofia stilistica classica che nei suoi aspetti contemporanei, cioè le influenze da principi melodic e le divagazioni verso il death o addirittura, ma in
(Century Media / Sony Music) Se “Bloodlust” è stato musicalmente l’impatto più potente e trascinante degli ultimi anni da parte dei Body Count, con “Carnivore” la band h 
(Napalm Records) Ventuno anni di carriera, cinque album e ora il primo live album per i bavaresi Thulcandra. Band di un certo prestigio, sempre brava a trovare spunti, vigorosa energia e aspetti d’interesse nel proprio comporre. “Live Demise” è stato registrato però nel 2011 e proprio a Monaco di Baviera, città natale della band. Mixaggio
(Club Inferno Ent.) Dopo l’iniziale EP omonimo di due anni fa e sempre per Club Inferno Entertainment, il duo londinese ma di origini greche The bklackwall si ripete con l’etichetta italiana per il primo album, il quale è anch’esso una visione melodica del
(Season Of Mist) Per continuare a festeggiare i 20 anni di attività, esce verso fine di questo 2024 il secondo album celebrativo dei Crippled Black Phonenix. Dopo infatti “The Wolf Changes Its Fur But Not Its Nature”, pubblicato ai primi di novembre, comprendente rifacimenti di brani già editi della band di Justin Greaves 

(Century Media) Dan Swanö ha rimixato e rimasterizzato questo album dei Sacramentum uscito nel 1997, mentre Kristian “Necrolord” Wåhlin (noto per alcuni lavori per Dissection, Bathory, Edge Of Sanity ma non solo questi) ha ripreso l’intero artwork. La Century Media pubblica dunque “The Coming Of Chaos” in CD e vinile, con 
(Spinefarm / Witchfinder Records) Quando è scoppiata la pandemia da CoViD, Jus Oborn e Liz Buckingham si sono detti che magari non avrebbero più potuto suonare. Si sono dunque riuniti, pare in una cripta, e hanno suonato fino allo sfinimento, registrando il tutto in presa diretta e su nastro. “Black Magic Rituals & Perversions Vol. 1” è 
(Emanzipation Productions) Audace e brillante death metal proposto dai Detest, danesi e al secondo full length, nel quale però presentano il genere attraverso la commistione del thrash metal nelle maglie dei pezzi. Audace perché “A World Drowning In Detest” offre si elementi old style ma attraverso una produzione ben calibrata che lascia schioccare
(Selfmadegod Records) L’etichetta polacca Selfmadegod offre spazio ai galiziani JM Dopico e Avelino Seavedra, i quali provengono da un retroterra crust e hardcore ma non solo. Avelino Seavedra, batterista, possiede anche esperienze jazz e addirittura di musica latina e world music. Con Dopico, chitarra, basso e voce, creano la giusta reazione
(Radical Roads Records) Il chitarrista Federico Renzulli detto Ghigo è nato a Monocalzati nella provincia di Avellino e da sempre ha espresso un suo tocco predefinito e immediatamente riconoscibile. Anche le sue melodie, sempre attraverso la sei corde, lo identificano immediatamente. Ghigo, l’altra parte dei Litfiba con Piero Pelù, in 

(autoproduzione) Quello che piace di
(Agonia Records) Gran cerimonieri di una dimensione sospesa tra esotismi e mondi perduti, attraverso interpretazioni avanzate di stile come il black, doom, post metal e forse il rock. Loro maneggiano la psichedelia, con una sperimentazione che include composizioni strumentali e una forma libera nella quale scorrazza un 

(Black Lion Records) Secondo album per gli svedesi Hild, che si ripresentano sul mercato con un lavoro che, a partire dal titolo, è una dichiarazione d’intenti; “Thrash På Svenska” significa infatti qualcosa come “Thrash cantato in svedese”, mettendo così subito in chiaro che questo nuovo platter ci dispenserà una sana dose di legnate thrash metal ma non solo, visto che la formazione scandinava mescola sapientemente la lezione degli Slayer con altri generi altrettanto violenti come crust e punk, con alcune puntate verso il black/viking metal. 
(Salvaged Records) Si avverte l’elettricità che attraversa le chitarre di Jon Reinertsen e Matt Walker, come si percepisce in pieno la solidità del lavoro batteristico di Brad Purvis in “Distorted Folklore”. Loro con Jonathan Hamilton al basso, configurano atmosfere fondamentalmente post rock, con lampi vagamente spaziali, ma totalmente doom nella 
(Massacre Records) Sesto capitolo e debutto con la Massacre per il progetto del virtuoso Dushan Petrossi, a ben cinque anni dal precedente e validissimo “MetAlmighty” (
(Trollzorn Records) Sono votati al black metal questo manipolo di tedeschi del nord che si cimentano nel secondo album e suonandolo in una maniera melodica. Mettendo ogni cosa al suo posto e con una produzione attenta, “Trümmerfestung” risulta gradevole ma non del tutto avvincente, in quanto i tedeschi sembrano davvero più attenti a calibrare
(FHM Records) Ancora in giro quelle pellacce dure che randellano come matti e dopo 20 anni dal precedente album “Psycho Psycho”. Nati a principio degli anni ’80 in Florida, i Nasty Savage sono stati tra i primi fenomeni del metal statunitense con il loro heavy metal che diveniva power, speed e poi thrash metal nel loro periodo d’oro durato tra il 1983
(Folter Records / Alive) Mai originali i Violentor, forse anche prevedibili nella loro cruda essenza, fatta di un ibrido tra Possessed, Venom, Slayer della prima ora, i Motörhead ovviamente e infine la croce rigorosamente rovesciata. Questo sono e questo lo sanno fare e bene. “Burn In Metal” è la nuova opera di nichilismo, distruzione e lingua di fuoco 
(Soulseller Records) Un album nel 2023, “Sutwyke”