JOHANN WOLFGANG POZOJ – “Escape of Pozoj”

(Code 666) Il nome Johann Wolfgang Pozoj deriva da un mito indo-europeo sul drago (Pozoj) e le sue successive derivazioni linguistiche. “Escape of Pozoj” è la seconda parte di una trilogia riproposta dalla Code666. La band croata nel 2006 diede alle stampe in modo autonomo “Birth of Pozoj”, che trattava dello scorrere del tempo. Nel 2009 arrivò per l’appunto “Escapo of Pozoj”, un lavoro che esamina il concetto della fertilità, della nascita e della maturità. Pozoj lascia il grembo di Madre Natura e diventa una sorta di metafora del concetto di pensiero, il quale si evolve secondo lo schema filosofico di tesi-antitesi-sintesi. L’album vide la luce con pochissime copie e ora la Code666 ha proposto al quintetto una reincisione e ripubblicazione del secondo passo di questa loro trilogia. La musica dei J.W.Pozoj è fragorosa, le distorsioni sono davvero crude, la struttura dei pezzi è canonica, fatta eccezione per qualche inserto pseudo sperimentale che li devia verso tocchi etnico-folklorici, come in particolare avviene con “Careless Are You Souls”, oppure nell’iniziale psichedelia/space rock di “I Am the Forest”. Un discreta prova di inventiva la si ha in “Pristima Prelazin Preko Twoga Tijela”, un brano dalla durata spropositata, oltre 12′, che se arrangiato con maggiore criterio avrebbe reso di più. Quando i J.W.Pozoj hanno provato a sottrarre qualcosa i risultati sono stati incoraggianti: il riferimento è hai meno di 4′ del brano “Song of Pozoj”. Un quintetto incisivo, con distorsioni ruggenti, che formano un black metal poco avantgarde, ma teso a creare atmosfere e passaggi altalenanti nelle ritmiche. Tuttavia il songwriting di questi ancestrali cantori ha necessità di evolversi ed esprimere qualcosa di maggiormente distintivo e personale.

(Alberto Vitale) Voto: 6/10

Di |2011-11-08T09:59:25+01:0008 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, J|Tag: |

JOLLY POWER – “Like an Empty Bottle…Again!”

(Street Symphonies/Andromeda) I Jolly Power sono una sleaze band del bergamasco, la quale vide la luce sul finire degli anni 80. Nel 1994 realizzarono il demo “Like an Empty Bottle” e il CD “Fashion, Milk and Smokin’ Pills” nel 1996. Dopo questa data i Jolly Power hanno avuto tanta attività live e citazioni in compilations statunitensi. Poi vi furono problemi di line up, i quali però non fermarono la band, la quale realizzò “The 7th Crash From Hell” nel 2000 e l’album “Taste the Blood of the Sonic Revolution” nel 2004. Ora la Street Symphonies, etichetta che quest’anno ha sfornato talenti e capolavori, ripropone quel famoso demo del 1994, con l’aggiunta di cinque pezzi inediti e tracce video. Il sound dei Jolly Power di quel periodo era in bilico tra un hard rock a tratti loasangelino e con inserti in stile anni ’70 e con soluzioni che spingevano anche verso il punk rock. “Like an Empty Bottle” era vetriolo, un’esplosione di hard rock puro che non concede intermezzi melensi o blandi. Le cinque tracce inedite sono state realizzate tra il 2007, periodo nel quale avvenne una reunion, e il 2011. “Smokin’ Pills”, “Better Be alone” e “Take All You Want”, sono pezzi vecchi ma reincisi, come “Fuck You” e “Beautiful” che completano le cinque novità, mentre il materiale video offre imamgini di repertorio. “Like an Empty Bottle” ha come limiti una certa devozione verso L.A. Guns o Guns ‘n’ Roses, ci metterei anche i Rolling Stones, ma al di là dei modelli di riferimento dei ragazzi bergamaschi, c’è un selvaggio “schitarrare” che scuote l’anima e non lascia indifferenti. A chiunque sia venuto in mente di riproporre queste canzoni verrebbe da ringraziarlo.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10

Di |2011-11-05T23:13:53+01:0005 Novembre 2011|Categorie: ALBUM, J|Tag: |
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