GOBLYNS – “Hunki Bobo”

(Crazysane Records) Dietro una copertina troppo vintage, troppo antica, poco (o troppo?) impattante…. dietro un’immagine da bravi ragazzi ben vestiti, si cela un trio strumentale che scolpisce nell’etere il puro groove, un groove psichedelico, un po’ etnico, quasi un incrocio assurdo tra prog rock d’annata, dosi immense di acidi e… guarda un po’, sonorità di band quali i Khruangbin! (altro…)
(My Kingdom Music) L’attacco iniziale di “Inapte”, cioè ‘inadatto’, sembra essere l’avvento dell’Apocalisse. I suoni emergono nella loro maestosa quanto sinistra e spaventosa potenza, nonché fragorosi e laceranti. I parigini Demande À La Poussière, i ‘chiedi alla polvere’, sono al terzo album, maturato con uno stile che 

(Purity Through Fire) Nati nella seconda parte degli anni ‘90, i Nightside hanno vissuto nell’underground per molto tempo. Nonostante un album nel 2001, “The End of Christianity”, solo nel 2024 i finlandesi pubblicano un secondo album che contiene il black metal risalente proprio agli anni tempestosi nei quali
(Purity Through Fire / Amor Fati productions) Sensibile comunanza di intenti, di stile e approssimativamente dei suoni tra Häxanu e Greve, band che se pur appartenenti alla religione del black metal provengono da latitudini diverse. Häxanu sono Lex Poole (Chaos Moon, Krieg, Skáphe, Ringarė e altri progetti
(Purity Through Fire) Due nuove creature del black metal norvegese proposte dalla Purity Through Fire. Solus Grief è l’espressione di Peregrinus, con già alle spalle due album. Per lo split “I skyggen mellom liv og død” ha proposto tre pezzi. Dei due uno è di poco meno dei dieci minuti di durata e l’altro di poco più, mentre
(Godz Ov War Productions) Metalhead è colpevole di non avere mai trattato questo progetto francese in attività dal 1997. M. Lobier, voce, chitarra e batteria, e J. Blandino, basso, hanno inciso cinque album e altri lavori minori dal 1997. Il loro sound oggi è una collisione spaventosa di death, black e grindcore. I suoni 





(Elevate Records) Filippo Tezza, cantante dei Chronosfear, Silence Oath e non solo, pubblica il suo terzo album solista, ovviamente improntato come i due precedenti su canovacci di natura power-prog metal. Da subito “Key To Your Kingdom” non colpisce per la sua qualità sonora. I suoni, comunque puliti, globalmente sono poco
(autoproduzione) Jakob e Gavin hanno iniziato a collaborare dal 2022 e il prodotto finale di questa interazione tra i due è “Ironsight”, un EP con cinque canzoni sospese tra rap, trap, groove metal e deathcore/metalcore. Abbastanza abili a fondere il tutto avvolgendo questi stili di un’atmosfera post moderna, quasi cinematica
(Puffin Artlab) Il tipico sound rabbioso perché “Echoes” è la testimonianza di una collisione tra post hard core e lampi di metalcore. Per quanto la promozione del trio danese veicoli su un atteggiamento punk degli Osmorg, la band non sembra poi esporlo in maniera coerente alla tradizione. “Echoes” non è un punk
(Fiend Force Records / Massacre Records) Ben diciotto anni dopo il debut album omonimo, risorgono dalle tenebre i Zombeast. Nascono in Arizona e si cimentano in qualcosa che mette sullo stesso piano i Misfits, i The Cult attraverso il punk, il thrash metal e dunque diventa un fare crossover tra queste diverse componenti. Lo stesso 



(MDD Records) A quattro anni da “Straight to Hell”,
(Soulseller Records) D. Johansson pubblica un EP di quattro pezzi ed esordisce firmandosi Aspernamentum. Il multistrumentista svedese piazza poco più di venticinque minuti di black metal prima maniera: tinte fredde, scarsi rallentamenti, un passo continuamente esagitato, melodie malinconiche. In esso convive l’anima 

(autoproduzione) Irreverence sono una pregevole realtà del thrash/death metal italiano. Attiva da oltre venticinque anni, la band lombarda ha pubblicato in totale sei album e dei quali tutti di un buon livello. Questo sesto album arriva dopo l’EP “Scapegoat” del 2020 e dunque a sei anni dal precedente album “Still Burns”. Anche
(Gibson Records) “Orgy of the Damned” altro non è che un album di cover blues. Slash, il celebre chitarrista dei Guns N’ Roses, ha voluto riprendere classici e standard del genere con l’ausilio di un plotone di cantanti come ospiti illustri di questo suo lavoro. In primis figura colui che sarà il cantante eletto dal mitico chitarrista per il su 


(Pelagic Records) Il collettivo belga Thot si ripresenta con un album denso di significati e stili. “Delta” vede l’incontro tra un alternative/post rock e una ricerca nella quale punti pop-rock, soul, psichedelici, noise si mescolano per portare a galla un valore assoluto. Il cantato è in francese e inglese, con l’uso sia della voce maschile e 

(Heavy Psych Sounds) The Sonic Down sono un trio nato nel 2013 totalmente impregnato di acid, blues, folk rock. La loro patria non è l’assolata California ma la penisola dello Jutland, la Danimarca nello specifico. Uno stile dolce, ispirato da ambientazioni rock dell’Estate dell’Amore, dunque con radici sia folk quanto blues che