Le nostre recensioni di novità o album già in circolazione, le impressioni, le sensazioni, le analisi e dei nostri ascolti su tutta la musica della scena metal & rock.
JETHRO TULL – “Aqualung Live” (Remaster) (Live)

(InsideOutMusic/Sony Music) È da poco uscito il nuovo album “Curious Ruminant”, ma gli insaziabili Jethro Tull ci allietano con un remaster del mitico live di vent’anni fa, “Aqualung Live”, ovvero l’esecuzione del leggendario “Aqualung” del 1971 dal vivo, effettuata nel 2005 in occasione di una esibizione riservata a un’audience di quaranta invitati negli XM Studios di Washington. (altro…)

(Icons Creating Evil Art) L’album “Vengeance Ignited”, QUI recensito, ha visto esplodere il fenomeno Sister, ora è dunque il momento di capire cos’è la band svedese, quanto possa essere o meno concreta e valida. Nati nel solco di questo hard & heavy di stampo gotico, ovviamente punzecchiato dal punk e soprattutto dallo sleaze rock, Jamie Anderson, voce, e gli
(Massacre Records) I californiani Kill Ritual presentano un’efficace proposta di power thrash metal. Proprio dalla patria del genere, appunto la California, i Kill Ritual ritornano con il settimo album “In My Head”. Una buona prova che mette in casella una serie di pezzi tonici, ben costruiti, degnamente potenti e arcigni come il genere richiede. Vige un buon lavoro
(Massacre Records) I The Other di Colonia appaiono da sempre su di giri, con il loro horror punk suonato energicamente e un’autentica aura orrida. I tedeschi si riconfermano abili nelle loro sfumature, con le quali sanno essere dei scanzonati festaioli, come in “I Give You The Creeps”, adrenalinici poeti, come in “The Witch From The Outer Space” e “I Need Blood”, energicamente 
(Perception) Il dodicesimo album dei Danko Jones non è diverso dall’undicesimo, il decimo, il nono e così via! Il power trio canadese resta rigorosamente in sintonia con il rock and roll, suonando e cantando canzoni in stile hard rock, attraverso un canovaccio da tempo prefissato e immutabile. Qualche spruzzata di punk non viene mai meno, come certi riff
(Transcending Obscurity Records) È puro caos l’ottavo album degli americani Veilburner. In undici anni di attività si sono dimostrati molto prolifici, sempre in grado di reinventarsi con il loro metal estremo che abbraccia il death, il black, l’avantgarde e l’industrial, materializzando un assalto sonoro mostruoso, incessante, travolgente, annichilente.
(Listenable Records) Tornano dopo tre anni dal debutto “Digital Race”, i catalani Redshark, alfieri di un metal che rende omaggio ai gloriosi anni ’80, con un occhio di riguardo alla scena d’oltreoceano come Agent Steel, Metal Church ed Exciter nei momenti più vicini allo speed metal, ma con un guitar work decisamente curato, affine a quello dei Vicious Rumors. 

(Heavy Psych Sounds / Subsound Records) Lo scorso anno elementi di Elli De Mon, The Great Northern X, Collars e The Black Heart Procession, hanno unito le forze in Litania. Questa nascente band suona un magistrale doom con influenze determinate da strumenti tipici, come il sitar e l’harmonium per esempio. Caratterizzati dalla imperiosa, soave ed evocativa 

(Armageddon Label / Children Of The Grave) La scena punk svedese ha visto da oltre un decennio la nascita e crescita di questa formazione di Stoccolma, giunta con “Påhittad Värld” al suo terzo album e con alle spalle anche diverse pubblicazioni minori. Sound caotico, dirompente, sporco e ruvido, espresso in venti munti nei quali gli altoparlanti vengono messi ad
(autoproduzione) L’idea di formare un duo psichedelico, diventa un trio che si rivolge a una materia musicale che va lontano. Il chitarrista e cantante Juan Dario Martin Bohada (Lucertole), il batterista Gabriele Bertolini (fonico ed ex D drop) e il pianista e tastierista Jacopo Bonora (ex Cyrax), creano
(Purity Through Fire) Dalla scena black metal tedesca, alquanto produttiva in questi ultimi anni, arriva “Pestmond”, un EP dei Siechknecht che vedono in formazione Desmotes dei Funeral Procession e non solo, ma anche il Conte Revenant di Order Of Nosferat, Sarkrista e di altre realtà precedenti. Quattro pezzi formano e almeno ventiquattro minuti di black metal dal
(Fastball Music) La band tedesca si forma tra il 2013 e il 2014, arrivando a essere un quartetto con alla voce Diego Carabajal, argentino. Il gruppo si è già cimentato con un EP, “Genoma” nel 2015, e l’album “Show” nel 2019, mentre con “Anti” affina la propria anima che vede una coesistenza di crossover con elementi groove e modern metal. I need2destroy
(autoproduzione) I 
(I, Voidhanger Records) Dis Pater delinea un mondo onirico, superiore e avvolto dalle nebbie del malessere, traducibile nel mondo reale come funeral doom metal. Il musicista australiano è alla sua seconda e importante registrazione. Fluisce tra mestizia e romanticismo, con una sensazione di maestoso oblio, navigando tra melodie importanti e atmosfere 
(I, Voidhanger Records) Strigiform nascono con la collaborazione tra elementi di Vertebra Atlantis, Afraid Of Destiny e Thirst Prayer. In poco meno di trentacinque minuti questo vortice generato attraverso la coabitazione di parti death e black metal, spazza via ogni cosa e lascia un senso di caos generale. Ritmi insistiti e atmosfere estremamente fosche. Le 
(I, Voidhanger Records) The Orator è un musicista e cantante con origini marocchine e britanniche, il quale ha creato Tzevaot per incanalarvi un intreccio fatto sia di musica che di concettualità nei testi che richiamano alla religione, la mistica, filosofia, esoterismo. Ne nasce un incrocio progettuale tra black metal, elementi avantgarde che pescano sia dalla
(Selfmadegod Records) È l’etichetta polacca Selfmadegod Records a spingere il ritorno dei Bloodtruth con un album, dopo che la band italiana si era accasata due volte per i suoi primi due album con la caaliforniana Unique Leader. Estremamente torturatori i musicisti con trascorsi o provenienti da Sudden Death, Necrosy, Vomit The Soul, Fleshgod Apocalypse, Instigate e 
(autoproduzione) Il punk dai riferimenti celtici è gloriosamente esercitato ad Ancona! I

(Time To Kill Records) Il caro hardcore suonato con un atteggiamento vecchio stampo dai pescaresi 217, per il nuovo album “In Your Gaze” che segue un EP. Questa registrazione suona dura, metallica in certi momenti. Il cantato di Ivan Di Marco è un qualcosa tra un recitare invasato e il tipico cantato hardcore che vuole arringare e essere al centro della forza d’urto 
(Xtreem Music) Ribollono dalla terra, dalle paludi e dalle tombe, i Putrevore sono rigurgitati fuori dall’inferno e restituiti al mondo per maledirlo. Colate di marcescente death metal, con atmosfere sospese tra incubo e morte, tra sangue e maledizione. Rogga Johansson (Paganizer e altri ancora) e Dave Rotten (Avulsed e altri ancora), producono suoni grassi e pesanti, accelerazioni e scampoli ritmi blandi
(Purity Through Fire) Il cantante, flautista e bassista Argent Pale e il chitarrista Peregrinus ci hanno provato da subito con un demo, QUI recensito e già proposto dalla Purity Through Fire, arrivando infine a pubblicare un vero album e dunque per la stessa etichetta. Il duo black metal misto, norvegese Peregrinus e statunitense Argent Pale, punta su una registrazione 
